“I carri non possono sfilare senza i visti di legge certificati da qualche tecnico. I loro impianti elettrici, sonori e meccanici devono essere certificati – ha spiegato Fabio D’Achille aggiungendo che – ci aspettavamo, e quasi ci siamo illusi – che le associazioni si muovessero come ci avevano prospettato per richiedere le autorizzazioni in tempo utile ma nulla è stato fatto. Avranno avuto i loro motivi. Propongo fin da subito di organizzare una ‘task force’ che già da questa estate si occupi di questo evento per il prossimo anno in modo da non farci trovare più nella condizione di dover soltanto sperare nell’apporto di questa o quella associazione ma di restituire l’entusiasmo per l’evento. E magari sarà fatto proprio da quelli che quest’anno non sono riusciti ad organizzarsi”.
L’unica domanda, in una commissione consiliare costata quasi 750euro per comunicare quello che orientativamente sarà il programma degli eventi del carnevale, è stata quella di Matteo Coluzzi che tra le altre cose ha chiesto lumi su come, associazioni che svolgono eventi analoghi in altri comuni a Latina si trovano impossibilitate ad operare. “La legge è questa – ha risposto D’Achille – e va rispettata. Come facciano in altri Comuni non è mio compito stabilirlo. Magari per il prossimo anno potremmo pensare di creare direttamente dei carri che siano a norma, appositamente per questo evento. Spero che si possa migliorare”.
I.E.