Si chiama Michele Avvisati, ma tutti lo conoscono come Micheal Jackson. Si esibisce tra le strade del centro di Latina, davanti ad una folla di curiosi che ora lo ammirano, ora lo criticano. Ma a lui non importa, per lui svolgere il mestiere per il quale ha studiato è il successo più grande. “A quindici anni ho lasciato la scuola – spiega a Il Caffè – per dare una mano in famiglia ed ho iniziato a studiare per fare l’impersonificatore di Micheal Jackson. Ora sono iscritto al registro di Artisti di Strada e quello che faccio è frutto di uno studio accurato, a partire dai costosi abiti acquistati dal sito ufficiale del cantante, con tanti sacrifici fatti da dieci anni ad oggi”. I capi del suo guardaroba, che porta con sé in una valigia che appoggia per terra durante le sue esibizioni, possono arrivare a costare anche 300 euro. Per comprarli ha svolto quelli che anche i genitori definivano “lavori normali”: imbianchino, distribuzione volantini, autotrasportatore. “Paradossalmente – Michele spiega – il lavoro di artista di strada frutta molto di più. Ogni sabato pomeriggio riesco a portarmi a casa un centinaio di euro di offerte. Ed ho tante prospettive davanti: il mio collega di Roma 100 euro li fa in dieci minuti”. Ma lui vuole restare a Latina, e per farlo ha dovuto studiare le abitudini dei suoi concittadini e della nuova Ztl. I giorni e gli orari in cui si esibisce (due volte al giorno il sabato e nel tardo pomeriggio due volte alla settimana) sono stati stabiliti con cura. “Ma devo tenere anche conto del tempo ed alle volte variare i miei programmi” spiega.
Sul suo curriculum, oltre alle varie serate nei locali della provincia, l’esperienza come ospite ad Avanti un altro. Ed ora ha i provini a Tu Si Que Vales. “Ma non voglio entrare nel mondo della televisione – continua -. Questi programmi televisivi mi servono solo come vetrina per continuare a fare l’artista di strada. E’ la strada il mio palcoscenico”. Ma non deve essere facile il peso del giudizio degli altri. “Ci sono molte persone che mi apprezzano. Poi, come accade per ogni mestiere, in molti non mi capiscono. Ma a chi non succede? Anche a Micheal Jackson succedeva”.
12/04/2015