«Il Sindaco rifiuta il confronto – dichiarano dalla Cgil – ha incontrato tutti gli altri settori in cui opera Pomezia Servizi tranne il nostro e, al momento, nonostante alcune dichiarazioni pubbliche, i sindacati non sono stati convocati. Stesso discorso per Luca Ciarlini – il presidente di Pomezia Servizi, ndr – che non ci dà alcuna informazione». Per questo motivo i farmacisti comunali hanno deciso di incrociare di nuovo le braccia.
Vista la delicatezza di una vicenda che riguarda decine di famiglie di lavoratori, Il Caffè ha provato a interrogare il presidente Ciarlini e Fabio Fucci. Tentativo andato completamente a vuoto, viste le mancate risposte – nonostante una considerevole attesa e diversi solleciti – da parte del Sindaco. Vi riproponiamo di seguito le domande inviate all’ufficio stampa del Primo cittadino lo scorso 20 maggio.
1. Che cosa prevede il piano di rilancio delle farmacie comunali annunciato dal Presidente Ciarlini alle rappresentanze sindacali? Il Sindaco lo ha autorizzato? Se sì, da quanto tempo?
2. Secondo i sindacati il deficit delle farmacie comunali di Pomezia ammonta a circa 500 mila euro. Conferma questa cifra? Come si compongono queste passività?
3. Come si prevede di rientrare dal deficit?
4. Le dimissioni dell’ex AD Tacconi quanti soldi hanno permesso di risparmiare?
5. Quanti dipendenti sono attualmente impiegati nelle farmacie comunali di Pomezia?
6. Quanti sono, esattamente, e come si motivano gli esuberi di personale che Ciarlini ha annunciato? Sono già stati individuati?
7. Quali azioni si è deciso di intraprendere nei loro confronti?
8. Come si copre attualmente e come si prevede di coprire – visto l’annuncio di esuberi – il fabbisogno aumentato di personale nelle farmacie di Torvaianica durante la stagione estiva?