Le due scosse di ieri non sono state molto forti (leggi articolo), intorno a 2 gradi della scala Richter la prima, che è stata registrata alle ore 12,59; un po’ più intensa, di circa 2,5 gradi la seconda, quella che è stata avvertita un po’ di più, avvenuta alle ore 16,25.
Epicentro confermato il territorio al confine tra i Castelli romani e Aprilia, tra Cecchina e Campoleone. Una zona che le mappe dell’INGV ci dicono non essere nuova a simili scosse:
La mappa mostra come dal 1985 ad oggi, numerosi sono state le scosse registrate (la stellina bianca indica l’epicentro della scossa di ieri), tutte tra i 2 e i 3 gradi della scala Richter, una intensità che non è pericolosa e le cui scosse vengono avvertite solo in determinate condizioni, come quando si è ai piani superiori di un palazzo o, nel momento che la terra sobbalza, quando siamo seduti sul divano o sdraiati a letto.
L’INGV fornisce anche una interessante mappa della “pericolosità sismica”, cioè della differente capacità del terreno di trasmettere le onde di un terremoto
Come si può notare le zone più a rischio sono quelle della fascia appenninica e preappenninica, dove le scosse sismiche si propagano veloci e intense. Un pericolo che cala man mano che ci si avvicina alla costa, ma è evidente che la zona colorata di giallo, che indica una pericolosità “media”, si allunga dai Castelli romani fino all’Agro romano e Pontino proprio nella zona epicentro del terremoto di ieri: ecco perché le scosse sismiche originate nei Castelli romani, anche se di non forte entità si sentono in pianura, ad Aprilia, Anzio e Nettuno, Pomezia e Ardea, fino alla zona sud della Capitale.
Se dobbiamo dunque guardare i dati storici recenti è molto probabile che altre scosse si ripeteranno in futuro, ma che queste rimarranno probabilmente contenute tra i 2 e i 3 gradi della scala Richter. Bisogna però sempre tenere presente, che pur se gli “specialisti dei terremoti” riescono oggi ad interpretare abbastanza bene fenomeni di questo tipo, non è possibile prevedere l’arrivo di un terremoto in nessun modo.