Ad Ardea, lì dove è sepolto con il fratello e il nipote, da ieri pomeriggio esiste Piazza Franco Califano. È stato il tributo che l’Amministrazione comunale e gli amici di sempre hanno voluto riconoscere all’indimenticato cantautore che ha regalato alla musica italiana alcuni dei brani più belli di sempre. Una piazza a ridosso di via Laurentina, vicino al futuro museo archeologico – che ospita una stanza con le memorabilia del Califfo – l’aula consiliare e le scuole. «Sarà fonte di ispirazione per tanti – ha spiegato il Sindaco – e soprattutto sarà aperta al contributo di fan e simpatizzanti. C’è chi ha proposto di portare degli ulivi. La vedo come una piazza in divenire». Allo scoprimento della targa sono accorsi gli amici di sempre, da Antonello Mazzei, ora presidente della onlus Franco Califano («Questa piazza è un riscatto alle ingiustizie che ha vissuto nella vicenda Tortora, da cui è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste», ha ricordato), a Edoardo Vianello e Maurizio Mattioli. «Franco – ha ricordato quest’ultimo – diceva sempre di avere tanta gente intorno ma che si sarebbero accorti di lui solo dopo la sua morte. Io voglio continuare a pensare a Califano con l’ironia che lo ha sempre contraddistinto». «Si sta perdendo il ricordo – ha aggiunto lo storico giornalista del Corriere Franco Melli – di questo grande artista. La piazza riaccende la memoria su uno dei più grandi poeti che la musica abbia mai avuto».
Nel museo che l’assistente e amica Donatella Diana ha allestito di fronte Piazza Califano sono conservati i ricordi di una vita. «Ci sono ancora scatoloni di cose di Franco che non ho avuto il coraggio di aprire – racconta –. Tutto in questo museo proviene da casa sua, dalla poltrona al pianoforte, e poi le chitarre, i dischi e le fotografie». Tante foto incorniciate che erano sparse per casa Califano ora sono appese alle pareti del museo in suo onore. «Era un cultore della sua immagine degli anni ’70, non delle immagini attuali – ricorda Diana –. Si piaceva com’era un tempo. Altre memorabilia sono state distribuite ai suoi amici. Lui avrebbe voluto così».
19/09/2015