Finiscono in parlamento, con una interrogazione firmata dal deputato Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia, alcuni video di inchiesta della Lav che hanno portato alla luce un traffico di grandi felini allevati in gabbia, che fa capo ad un domatore di Latina che ha avviato un’attività in cui gli animali vengono fatti riprodurre e poi noleggiati a pagamento per non meno di 3.000 euro alla coppia. “Il noleggio avviene in tutto il mondo e sfrutta una grave lacuna normativa – si legge nell’interrogazione –. Non esiste, infatti, una legge che vieti la riproduzione in cattività dei grandi felini, che dovrebbe invece essere lecita solo quando necessaria per la conservazione della specie”.
Per far risultare lecito il sistema di traffico di questi animali è sufficiente avere una licenza per mostre itineranti: regola formale che viene agevolmente raggirata considerando che molto spesso il noleggio non avviene a tale scopo. “Sono circa 50 i grandi felini, tra tigri e leoni, posseduti dal domatore di Latina, di cui quasi la metà, al momento dell’inchiesta, risultava noleggiata in Russia e Tunisia”, aggiunge l’onorevole Rizzetto, che sottolinea l’urgenza di “provvedere all’adozione di iniziative che ostacolino tali traffici svolti in danno a specie a rischio estinzione”.
L’Italia resta uno dei principali Paesi in cui si svolge il commercio di tigri in Europa. Tra l’altro, proprio nel continente europeo sembra venga fatto nascere l’85 per cento delle tigri poi immesse nel circuito commerciale globale”.