Per il Tribunale amministrativo di Latina, che ha accolto il ricorso di due candidati del centrodestra e di un elettore, lo scorso anno vi sarebbero state irregolarità nelle sezioni incriminate. Un provvedimento contestato da Coletta, che ha fatto appello al Consiglio di Stato.
La richiesta dell’ex primo cittadino è stata respinta considerando “che nel caso di specie non ricorre l’estrema gravità ed urgenza, in quanto la continuità dell’azione amministrativa può essere assicurata dalla nomina del commissario ad acta da parte del prefetto, mentre la decadenza del sindaco per il breve periodo intercorrente tra l’emissione del presente provvedimento e la fissandola udienza camerale non compromette in maniera considerevole e irreversibile la posizione del sindaco eletto”. Ed è stato ritenuto anche che “i profili di illegittimità, per la loro intrinseca difficoltà, debbono essere necessariamente valutati in sede collegiale”.
A decidere, una volta ascoltate le parti in udienza, se congelare o meno la sentenza del Tar sarà dunque Palazzo Spada il prossimo 26 luglio.