Sono tornate oggi, venerdì 12 agosto, le autobotti cariche di acqua potabile al Villaggio Ardeatino, che era rimasto letteralmente all’asciutto. Sono stati erogati circa 400 litri d’acqua a famiglia, quantitativo che dovrà assolvere a tutti gli usi dei prossimi 3 giorni, fino a dopo ferragosto, quando dovrebbero tornare per un nuovo carico. I residenti naturalmente hanno fatto notare che il quantitativo è troppo scarso.
La soluzione comunque è relativa a un rinnovo dell’accordo del Comune di Ardea con una ditta privata per altri 4 mesi. Nel frattempo i residenti del Villaggio si confronteranno con l’amministrazione per trovare una soluzione definitiva al grave problema idrico.
Con una delibera della giunta di Ardea votata all’unanimità ieri mattina è stato ristabilito con un’ordinanza la proroga di altri quattro mesi del servizio idrico mediante autobotte, pagato dal Comune, ai residenti di Villaggio Ardeatino che da una settimana erano senza acqua potabile, visto la cessazione del precedente accordo con una ditta privata che trasporta acqua.
Soddisfatto il consigliere comunale di maggioranza Maurizio Montesi, che in una nota ha ringraziato il sindaco Maurizio Cremonini e l’intera giunta di Ardea per la veloce soluzione trovata alla criticità creatasi ereditata dalla vecchia amministrazione comunale dei 5stelle.
Nella delibera si fa comunque menzione che i cittadini del villaggio Ardeatino, i cui pozzi non sono riconosciuti, devono ottemperare all’iscrizione presso Città Metropolitana ed a richiedere tutte le autorizzazioni alla ASL Roma 6 per vederli riconosciuti e autorizzati all”uso domiciliare. Tutto questi al fine poi di procedere con altre iniziative, come la creazione di una fontana all’interno del Villaggio, che sarà realizzata da Acea , la messa in sicurezza dei pozzi , la verifica delle analisi all’interno, e infine di collegamento idrico pubblico per tutta la zona agli impianti regolari dell’Acea Ato 2. Il consigliere Montesi ha inoltre ricordato che Ardea fa parte di un patto integrato sull’acqua pubblica tra enti, teso a facilitare le procedure per l’uso dell’acqua pubblica