Scoperto dalla Polizia di Stato un capannone per l’essiccazione e la lavorazione della marijuana ad Anzio. L’operazione condotta dagli investigatori del commissariato Anzio-Nettuno ha portato 97 kg di droga sequestrata e 8 arresti. Si tratta di 8 uomini tra i 20 e i 70 anni di diversa nazionalità e precisamente: 4 italiani, 2 bengalesi, 1 egiziano e 1 iracheno.
La scoperta del capannone è stata fatta durante le attività di servizio volte alla repressione dei reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. In quella circostanza alcuni poliziotti in borghese, mentre transitavano in via Cipriani ad Anzio, hanno notato una persona che con fare sospetto era ferma davanti ad un cancello carrabile, come se fosse in attesa dell’arrivo di qualcuno. L’atteggiamento dell’uomo ha convinto gli agenti ad effettuare un servizio di appostamento per osservare a distanza la scena. Effettivamente l’uomo era in attesa di qualcuno. Poco dopo infatti è arrivata una Jeep da cui ne è sceso l’autista che, dopo alcuni scambi di battute con l’uomo in attesa davanti al cancello, ha aperto il portellone posteriore della vettura per mostrare del materiale contenuto in una busta della spesa di colore rosso. La macchina è stata dunque fatta entrare e fatta accostare di fronte a un capannone. A quel punto i poliziotti sono intervenuti, hanno bloccato entrambi gli uomini e hanno perquisito il mezzo, all’interno del quale sono stati rinvenuti circa 10 kg di Hashish. Per poter estendere i controlli anche all’interno della struttura industriale, sono state fatte intervenire anche altre squadre del commissariato di via Antium e della Squadra Cinofili dell’Istituto per Ispettori di Nettuno. All’interno del capannone sono state sorprese 6 persone intente a esfoliare le numerose piante di marijuana presenti. Al termine dell’operazione sono stati sequestrati circa 97 kg di sostanza stupefacente tra hashish e marijuana. La perquisizione ha permesso di rinvenire anche un’autovettura rubata.
La Procura di Velletri ha chiesto ed ottenuto la convalida dell’operato degli agenti; il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto per 2 degli indagati la custodia cautelare in carcere, per un terzo gli arresti domiciliari, mentre per gli altri 5 è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
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