Si tratta in realtà conferme, sia per la zona pontina che per i Castelli.
Sintesi ad Ariccia, con chef Matteo Compagnucci e Sara Scarsella, 1 stella Michelin ottenuta dal 2022
Acqua Pazza a Ponza, con chef Gino Pesce, da 15 anni 1 stella Michelin ottenuta dal 2006
Essenza a Terracina con Simone Nardoni, 1 stella Michelin ottenuta dal 2020
Mater1a Pr1ma a Pontinia con Fabio Verrelli D’Amico, una stella Michelin ottenuta nel 2021.
Un’edizione memorabile, che porta i ristoranti stellati a quota 395, rispetto all’anno scorso abbiamo un saldo positivo di 10 stelle in più, con 33 novità, 26 nuovi ristoranti premiati con Una Stella, 5 nuovi con Due Stelle di cui ben due senza neanche passare per la prima Stella, e poi due nuovi ristoranti Tre Stelle.
Le regioni più dinamiche quest’anno sono Lombardia, Campania e Toscana, ma soprattutto l’Umbria con 3 stellati in provincia di Perugia. Una guida che segna anche uno sguardo al futuro, per la grande quantità di giovani: gran parte dei nuovi premiati sono under 35, e ben 4 cuochi hanno meno 30 anni d’età.
Ancora nessuna pizzeria, invece: non si riesce a bissare il premio conferito nel lontano 1962 alla Pizzeria Negri.
I RISTORANTI DEL LAZIO CON UNA STELLA MICHELIN
- Acuto – Colline Ciociare
- Ariccia – Sintesi
- Fiumicino – Il Tino
- Fiumicino – Pascucci al Porticciolo
- Genazzano – Marco Bottega Ristorante
- Labico – Antonello Colonna Labico
- Pontinia – Mater1apr1ma
- Ponza – Acqua Pazza
- Rivodutri – La Trota
- Roma – All’Oro
- Roma – Aroma
- Roma – Glass Hostaria
- Roma – Idylio by Apreda
- Roma – Il Convivio Troiani
- Roma – Imàgo
- Roma – Marco Martini Restaurant
- Roma – Moma
- Roma – Orma Roma N
- Roma – Per Me Giulio Terrinoni
- Roma – Pipero Roma
- Roma – Pulejo
- Roma – Zia
- Terracina – Essenza
- Trevinano – La Parolina
- Vitorchiano – Casa Iozzìa
La guida Michelin, comunque, oltre ai ristoranti stellati, per ogni zona d’Italia consiglia anche altri ristoranti giudicati positivamente e che, chissà, magari avranno la loro stella il prossimo anno.
Ai ristoranti stellati di solito non si va per “uscire a cena”, ma per fare una vera esperienza gastronomica, per scoprire nuove armonizzazioni di sapori e, per chi lo gradisce, fare anche un percorso dei vini che accompagnano i piatti serviti.
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