«Il mio servizio in questo ruolo – spiega Centore, che ha lasciato le deleghe ai servizi sociali e cultura – è stato sempre guidato dalla volontà di contribuire al benessere dei cittadini e al progresso della comunità. Tuttavia, negli ultimi mesi, ho avvertito crescenti pressioni da parte dei Consiglieri di riferimento, che sembrano concentrarsi su questioni politiche estranee al loro ruolo istituzionale, lontane dal mandato conferito dalla comunità».
«L’accordo politico che ha determinato la mia nomina aveva come obiettivo promuovere un cambiamento positivo per Ardea. La mia nomina è stata il risultato del mio impegno personale durante la campagna elettorale, contribuendo alla nomina di Maurizio Cremonini a sindaco e a quella di due consiglieri di fiducia. Tuttavia, devo ammettere un errore di valutazione nel non aver valutato accuratamente chi avrebbe dovuto ricoprire questo importante incarico di consigliere comunale».
«Assistenza educativa senza soldi: tutti sapevano, eppure…»
Centore se ne va in un momento particolare, con la delicata questione delle AEC (assistenza educativa culturale) per gli studenti disabili. «A settembre ho informato sia gli uffici che il consigliere di riferimento che, con il monte ore a disposizione ereditato dall’appalto precedente, non sarebbe stato possibile garantire il servizio come attualmente configurato. Nonostante la mia richiesta di aumento delle risorse finanziarie per preservare la continuità del servizio, questa è rimasta senza seguito».
«Autonomia negata»
«L’autonomia necessaria per agire nel miglior interesse della comunità è stata negata da dinamiche politiche che hanno generato immobilismo e tensioni, tradendo gli impegni e i ruoli pre-elettorali. Questa constatazione suscita in me un profondo dispiacere, poiché nutrivo la speranza di un cambiamento autentico, lontano dai vizi della politica tradizionale. Ringrazio il Sindaco Maurizio Cremonini per la fiducia accordatami nominandomi Assessore. Tuttavia, ritengo che mettere a sua disposizione la delega dei Servizi alla Persona sia la decisione più responsabile in questo momento. Ciò permetterà di alleviare il peso delle pressioni costanti che ha dovuto sopportare in questi mesi».
«Crisi orchestrate»
«Sono consapevole che le mie dimissioni non risolveranno definitivamente le sfide attuali. Le continue crisi orchestrare durante i Consigli Comunali e le pressioni sulla Giunta rappresentano un ostacolo significativo per un’amministrazione efficace. Tuttavia, confido nel sindaco Cremonini e nella sua determinazione nel perseguire il bene comune nonostante le difficoltà, come ha fatto fino ad ora».