I carabinieri della stazione di Marina Tor San Lorenzo hanno ammanettato un uomo 31 anni sudamericano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona.
È successo ad Ardea, l’altra sera, quando la donna, di 26 anni, è stata picchiata dal 31enne al culmine di una lite.
L’uomo l’ha poi chiusa in bagno, bloccandola e impedendole di uscire per tutta la notte. La mattina seguente, la donna è andata a farsi medicare al pronto soccorso, dove è stata refertata con 15 giorni di prognosi.
La vittima è poi andata alla stazione dei carabinieri a denunciare l’accaduto. Durante la stesura della querela, la 26enne ha anche fornito un video, registrato a insaputa del 31enne, che mostrava le azioni violente del compagno.
In questo modo, i militari hanno proceduto con l’arresto in flagranza differita. L’uomo, già in regime di detenzione domiciliari per altra causa, è stato quindi portato nel carcere di Velletri.
4 chili di droga
L’altra sera invece i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Anzio hanno arrestato un 24enne italiano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso di diversi servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno notato uno strano via vai nei pressi delle case popolari di via dei Fenicotteri, località Tor San Lorenzo.
I Carabinieri avevano localizzato un appartamento con portone blindato e grata inferriata dove sembravano avvenire scambi illeciti. Appena hanno notato il giovane, ivi residente, uscire di casa, lo hanno bloccato per eseguire una verifica.
Al termine delle attività, i Carabinieri di Anzio hanno rinvenuto e sequestrato oltre 4 kg di sostanze stupefacenti: 300 dosi di cocaina confezionati in involucri termosaldati, 40 panetti da 100 g l’uno e 62 dosi di hashish. Hanno rinvenuto inoltre 2.000 € in contanti, bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento.
Il giovane è stato accompagnato presso il carcere di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa della convalida.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui l’indagato devo considerarsi innocente fino ad eventuale condanna definitiva.
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