A determinare lo slittamento dell’avvio degli attesi lavori è stato, come accennato in apertura, un ricorso al Tar del Lazio promosso da una dRete Temporanea di Imprese interessate all’appalto da oltre 2,5 milioni di €.
Giova forse ricordare brevemente quanto accaduto di recente a palazzo Savelli. La sede comunale è stata interessata lo scorso 30 ottobre dal crollo di circa 100 kg di cornicione piombato in strada. Sul lato dell’immobile che affaccia nella centralissima piazza San Pietro e lungo la via Appia nuova. La strada che collega Roma da e per i Castelli Romani. Per fortuna (e per puro caso) non vi sono stati feriti. Ma questo accadimento ha mostrato quanto siano improcrastinabile l’avvio dei lavori di risistemazione del palazzo stesso. Per lunghe settimane, la stessa via Appia nuova è stata interessata da chiusure alla viabilità che hanno riguardato entrambi i sensi di marcia, anche se principalmente quello in direzione Velletri-Roma.
Dirigente contro Responsabile del Procedimento?
Secondo questa Rete di aziende il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale avrebbe disatteso le richieste del RUP-Responsabile Unico del Procedimento, ovviamente per motivi ignoti. La tensione tra i due avrebbe determinato uno scontro che dovrà essere risolto ora dai magistrati amministrativi del Tar del Lazio.
Le carte giudiziarie
La “determina n. 1170 del 30 settembre 2023 – così si legge negli atti giudiziari che contengono la versione dell’azienda ricorrente e che il nostro giornale ha potuto consultare – con cui il competente dirigente del Comune di Albano Laziale, va annullata. Visto che disattende la proposta del Responsabile Unico del Procedimento, che ha disposto l’aggiudicazione dei lavori di restauro e consolidamento del Palazzo Savelli e di sistemazione dell’area espositiva in favore della Maiorana Costruzioni Edili srl.
Le parole del sindaco Borelli
La maxi-ristrutturazione da 2,5 milioni di € PNRR
La ristrutturazione di palazzo Savelli dovrebbe aver luogo con 2,5 milioni di euro di fondi provenienti dal PNRR. È quanto prevede una determinazione, la n.1170, del comune di Albano Laziale che porta la data del 30 settembre scorso e che punta non solo alla risistemazione completa e integrale ed alla ristrutturazione dello storico palazzo sede della nobile famiglia Savelli ed ora del comune, ma anche al recupero dell’area espositiva situata a piano terra, a piazza San Pietro, dove – per intenderci – per anni ha operato un noto rivenditore albanense doc, ossia la famiglia Barchesi”.
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