Nonostante già il Tar gli abbia dato torto, l’uomo ora si è rivolto al Consiglio di stato: sostiene che il Comune abbia occupato abusivamente i suoi terreni “agricoli” un lembo di terra tra via Santa Marina e la “rocca” di Ardea, una parte utilizzata come parcheggio per il cimitero monumentale di Santa Marina, un altro recintato fino a pochi anni fa per il pericolo crolli.
Il Comune finisce in tribunale
Per questa utilizzazione pubblica – senza titoli, a detta del proprietario – dei terreni, che si protrarrebbe dal 2008, l’uomo aveva chiesto al Comune un risarcimento di 140 mila euro, ma era anche disposto ad accontentarsi di 20mila euro, come canone di occupazione per i 12 anni trascorsi. Il cittadino sosteneva che questa occupazione avrebbe provocato la “irreversibile trasformazione e inutilizzabilità” dei terreni, oltre alla mancata possibilità di accedere alle grotte che si trovano proprio sotto la rocca, scavate oltre duemila anni fa.
Il cittadino aveva lamentato anche, in relazione al proprio terreno, l’installazione di cartelloni di pubblicità elettorale negli anni 2010 e 2012, una recinzione del 2012, l’utilizzo del terreno come parcheggio macchine del cimitero e l’inserimento del marciapiede al lato della strada.
Il Tar gli aveva dato torto
«Dette circostanze – ha spiegato il giudice del Tar – non comportano l’irreversibile trasformazione del fondo: spetta al proprietario tutelarsi a fronte di episodi di parcheggio abusivo, anche mediante apposite denunce alle autorità competenti nonché interfacciarsi con l’amministrazione comunale in tema di pannelli elettorali; inoltre – precisava l’organo giudicante – la recinzione del 2012 era di cantiere, per consentire lo svolgimento dell’intervento di consolidamento e messa in sicurezza della rocca tufacea nel limitato periodo 2012-2014; il marciapiede infine veniva collocato a lato della proprietà privata».
Nuovo round al Consiglio di Stato
Nulla gli era dovuto, insomma. Ma al cittadino questa sentenza non è bastata ed è intenzionato ad andare fino in fondo. Il Consiglio di stato ha chiesto tutti gli atti entro 40 giorni. La battaglia è solo all’inizio.
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