Ricco di vitamina C e ottimo antiossidante, il frutto viene generalmente consumato fresco, come frutta da tavola o come ingrediente nelle macedonie. Si presta bene anche per la preparazione di marmellate, confetture, dolci, gelati, succhi, sciroppi e liquori. Ma forse non tutti sanno che dal kiwi si può ricavare anche dell’ottimo aceto.
Da Latina, l’aceto di kiwi si distingue a livello nazionale
Non è un segreto per l’azienda di Latina “Agro del kiwi ” che produce un aceto di kiwi ufficialmente riconosciuto dall’IVACI, l’Istituto per la valorizzazione di aceti e condimenti italiani.
Con il suo prodotto, l’azienda pontina ha recentemente partecipato con grande successo al “Balsamic Day”, rappresentando il territorio della regione Lazio.
Il “Balsamic Day” è un evento organizzato dall’IVACI dedicato in particolare all’aceto balsamico di Modena, prodotto di eccellenza della gastronomia italiana. Scopo della manifestazione è la valorizzazione non soltanto dell’aceto balsamico di Modena ma di tutto il ricchissimo patrimonio di aceti e condimenti italiani. Si è tenuto il 25 marzo scorso a Milano con il patrocinio del Ministero della Cultura e di quello dell’Agricoltura.
In questa sede l’Agro del Kiwi ha presentato il suo innovativo ed unico Aceto di Kiwi invecchiato. Il prodotto ha suscitato grande interesse e apprezzamento tra gli operatori dell’IVACI, che hanno previsto un futuro di successo per questo prodotto, affiancandolo ai rinomati fratelli maggiori dell’Aceto Balsamico.
L’aceto Agro del Kiwi ha ricevuto la denominazione di PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale). L’azienda con i suoi prodotti a base di aceto di kiwi ha ricevuto premi e riconoscimenti. Tra questi il riconoscimento come vincitori del 1° FOOD INNOVATION HUB con il Cioccolatino Pontino, una pralina all’aceto di Kiwi. Al secondo Food Innovation Hub del 2022 ha trionfato con la prima Vinaigrette del Lazio, un condimento innovativo a base di aceto di kiwi invecchiato e olio monovarietale extra vergine del territorio: l’olivastro.
L’aceto di kiwi è prodotto con kiwi Hayward, varietà IGP della provincia di Latina. Ottenuto attraverso un processo di lenta maturazione del mosto di kiwi concentrato, viene affinato in botti di vetro e barrique di rovere per un minimo di 2 fino a 5 anni. Contiene solo lo 0.02% di alcool etilico.
La produzione dell’aceto
L’aceto è un prodotto di antiche origini. La produzione di acido acetico per mezzo dei batteri è presente in tutto il mondo, e ogni cultura che ha praticato la fermentazione della birra o del vino ha inevitabilmente scoperto l’aceto, come risultato naturale conseguente all’esposizione all’aria di queste bevande.
L’aceto è infatti ottenuto grazie all’azione di batteri Gram-negativi del genere Acetobacter, che, in presenza di aria, ossidano l’etanolo contenuto nel vino, nel sidro, nella birra, nell’idromele e in altre bevande alcoliche fermentate, oppure in altre materie prime quali malti, riso e frutta (anche mosto cotto), trasformandolo in acido acetico.
La Legge 82 del 20 febbraio 2006 disciplina la produzione degli aceti.
“La denominazione di «aceto di […]», seguita dall’indicazione della materia prima da cui deriva, è riservata al prodotto ottenuto esclusivamente dalla fermentazione acetica di liquidi alcolici o zuccherini di origine agricola, che presenta al momento dell’immissione al consumo umano diretto o indiretto un’acidità totale, espressa in acido acetico, compresa tra 5 e 12 grammi per 100 millilitri, una quantità di alcol etilico non superiore a 0,5 per cento in volume, che ha le caratteristiche o che contiene qualsiasi altra sostanza o elemento in quantità non superiore ai limiti riconosciuti normali e non pregiudizievoli per la salute […]”
Tra gli aceti di frutta il più noto è l’aceto di mele. Ma l’aceto si può ottenere dalla fermentazione del mosto di pere, ananas, frutto della passione, cocco, uva passa. E ovviamente dal kiwi di Latina IGP.
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