Il Paradiso sul Mare di Anzio è in un lento ed inesorabile declino. In un recente sopralluogo allo storico edificio, l’Associazione Anziodiva ha rilevato pesantissimi segni di degrado. Ci sono anche dettagli che sembrano testimoniare la presenza di un cantiere edile sulle cui finalità e tempi di intervento però non è data alcuna informazione, nonostante si tratti di bene di proprietà comunale.
L’edificio, progettato dall’arch. Bazzani per conto del sig. Polli, imprenditore e sindaco di Anzio, fu inaugurato nel 1924 per essere destinato a luogo di importanti eventi mondani quali sfilate di moda, convegni e mostre. Esso ebbe notevole successo come esempio dello stile “liberty” in voga in quegli anni; fu realizzato in coerenza con gli edifici che andavano sorgendo intorno determinando un tessuto urbanistico-architettonico che, grazie anche all’accuratezza delle esecuzioni, rese la città particolarmente attraente determinandone un forte successo presso la società borghese del tempo.
Tale armonia urbanistica si bloccò quando giunsero gli effetti del nuovo orientamento culturale del regime fascista. Ma quella involuzione fece del Paradiso una ancor più importante testimonianza della storia di Anzio, tanto che fu scelta come ambientazione cinematografica di alcuni film di Federico Fellini.
«Confidiamo ora in un Suo pronto riscontro – scrive l’associazione rivolgendosi al Sindaco Luciano Bruschini – per rendere conto alla cittadinanza di quanto è in programma, cosa che diventa particolarmente necessaria dopo la recente dichiarazione di inagibilità che sta compromettendo il buon andamento dell’anno scolastico per gli studenti dell’Istituto professionale Marco Apicio che ne utilizzava le cucine e dopo le voci, purtroppo insistenti, di volerlo dare in gestione a una ennesima società “a partecipazione comunale” per aprirlo come casa da gioco».
L’edificio, progettato dall’arch. Bazzani per conto del sig. Polli, imprenditore e sindaco di Anzio, fu inaugurato nel 1924 per essere destinato a luogo di importanti eventi mondani quali sfilate di moda, convegni e mostre. Esso ebbe notevole successo come esempio dello stile “liberty” in voga in quegli anni; fu realizzato in coerenza con gli edifici che andavano sorgendo intorno determinando un tessuto urbanistico-architettonico che, grazie anche all’accuratezza delle esecuzioni, rese la città particolarmente attraente determinandone un forte successo presso la società borghese del tempo.
Tale armonia urbanistica si bloccò quando giunsero gli effetti del nuovo orientamento culturale del regime fascista. Ma quella involuzione fece del Paradiso una ancor più importante testimonianza della storia di Anzio, tanto che fu scelta come ambientazione cinematografica di alcuni film di Federico Fellini.
«Confidiamo ora in un Suo pronto riscontro – scrive l’associazione rivolgendosi al Sindaco Luciano Bruschini – per rendere conto alla cittadinanza di quanto è in programma, cosa che diventa particolarmente necessaria dopo la recente dichiarazione di inagibilità che sta compromettendo il buon andamento dell’anno scolastico per gli studenti dell’Istituto professionale Marco Apicio che ne utilizzava le cucine e dopo le voci, purtroppo insistenti, di volerlo dare in gestione a una ennesima società “a partecipazione comunale” per aprirlo come casa da gioco».
17/03/2016