A comunicare la bella notizia è stata la stessa commissione, che guida la città dal novembre 2022 dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose.
L’incontro al ministero
Nel corso di un recente incontro al Ministero dell’Interno, i commissari di Nettuno hanno rappresentato «l’ineludibile, pressante necessità di eseguire i lavori di consolidamento e messa in sicurezza di via Genova e di messa in sicurezza ed adeguamento impiantistico ex Ostello». Si tratta di lavori per circa 2.000.000 di euro, previsti dal Decreto Interdipartimentale del 6/3/2019. Il decreto reca, peraltro, termini rigidi per l’affidamento dei lavori, non suscettibili di proroga in sede amministrativa.
«Sono stati formalmente e verbalmente rappresentati agli Organi decisionali di quel Ministero, ai fini dell’assegnazione di un nuovo termine per procedere all’avvio dell’iter di affidamento dei lavori di che trattasi che le procedure di appalto avviate alla fine del 2019 non si erano mai perfezionate, prima per il recesso della ditta aggiudicataria, e, successivamente, per la crisi pandemica e la nomina della Commissione di Accesso al Comune, fattori che hanno condizionato pesantemente l’attività dell’Amministrazione elettiva, poi decaduta a giugno 2022».
L’ok ai fondi di 5 anni fa
Con nota del 10 maggio scorso, grazie alle pressanti premure della Gestione Commissariale, il Ministero dell’Interno ha assegnato un nuovo termine per espletare le procedure di affidamento dei lavori. Queste potranno a breve essere cantierate, sulla base di un progetto cui, nel corso del 2023, sono state apportate adeguate modifiche. Le modifiche sono inerenti l’aumento riconosciuto dei prezzi. Riguardano inoltre la necessità di intervenire anche nei tratti di collegamento all’altezza delle intersezioni con viale Matteotti e via Ennio Visca.
Sono stati nel frattempo acquisiti i previsti pareri degli altri enti per poter procedere con i lavori.
Il costo delle opere per la messa in sicurezza di via Genova a Nettuno è passato dagli iniziali 1.500.000 a 2.472.263 euro. Di questi, 1.500.000 sono a carico del Ministero dell’interno che, per fortuna, ha confermato l’erogazione.
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