L’uomo, un 55enne del posto con precedenti specifici, proprietario del capannone e dell’intera area ove erano stati trovati i 4 cittadini stranieri, precedentemente arrestati, si era reso irreperibile.
In particolare, dalle indagini è emerso che l’uomo, oltre a mettere a disposizione la sua proprietà quale “base operativa e logistica”, era parte attiva dello stesso sodalizio criminale.
La banda era specializzata a tagliare e smontare veicoli rubati, recuperando i componenti che venivano venduti sul mercato nero e smaltendo i rottami nel bosco circostante.
L’arrestato è stato portato nel carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dove rimarrà insieme al resto della banda.
Le indagini dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato continuano al fine di accertare le responsabilità in merito ad altre violazioni in materia ambientale emerse nel corso dell’operazione, quali l’abbandono e la combustione illecita di rifiuti speciali e pericolosi.