La proprietaria dovrà pagare anche una multa pari a 20mila euro.
Sembra incredibile, ma è vero. Il ristorante era aperto da diversi decenni. L’abuso è stato scoperto dal Comune di Castel Gandolfo di recente, per la precisione 2 anni fa circa.
Lo scorso 7 luglio, con determinazione n. 385, l’ufficio tecnico dello stesso comune di Castel Gandolfo ha disposto l’avvenuta acquisizione al patrimonio pubblico dell’opera edilizia abusiva.
Chiesta la demolizione, il proprietario non la fa
In precedenza, il Comune di Castel Gandolfo aveva anche intimato alla proprietaria l’abbattimento dello stesso immobile. Ordine che però non è mai stato eseguito dalla titolare stessa.
Questo, almeno, è quello che spiega il Comune tra le carte.
“È stata accertata – scrive la dirigente del Comune, l’architetto Claudia Zaratti – l’inottemperanza all’ ordinanza di demolizione n. 84 del 12 luglio 2022, con verbale e relativa documentazione fotografica. Verbale redatto congiuntamente dallo scrivente ufficio tecnico e dal Comando di Polizia locale in data 09 aprile 2024, alla presenza della sig.ra (omissis inserito dall’editore) e acquisito al protocollo comunale col n. 7936″.
La descrizione del prestigioso ristorante prestigioso ristorante
“Dall’esterno è possibile vedere che il ristorante (particella 202) è un fabbricato costituito principalmente da due corpi contigui e comunicanti internamente tra loro, uno composto da struttura in legno (verso la strada) e l’altro in muratura (verso la parte interna del lotto).
La parte composta da struttura in legno si presenta, all’esterno, con una pianta di superficie pari a mq 150 circa e con un tetto a falda unica inclinata, con altezza minima pari a m 2,50 circa e altezza massima pari a 4 metri circa.
La parte in muratura, invece, si presenta, sempre all’esterno, con una pianta di superficie pari a mq 75 circa e anch’essa con un tetto a falda unica inclinata, con altezza minima pari a m 2,65 circa e altezza massima pari a m 3,80 circa.
La tettoia in legno (particella 233) si presenta in pianta con una superficie pari a circa mq 100 (m 10,50 x 10,50) e la copertura costituita da due falde inclinate, aventi altezza minima pari a m 2,80 circa e altezza massima pari a m 3,60 circa”.
L’ingiunzione di demolizione è rimasta lettera morta
Avendo il Comune accertata l’inottemperanza all’ingiunzione a demolire nel termine di 90 (novanta) giorni dalla data di notifica, intimata con ordinanza comunale n. 84 del 12/07/2022, lo stesso ha stabilito infine di
“acquisire al patrimonio comunale le opere edilizie abusive, nonché l’area complessiva di mq 3.240. Previo frazionamento delle aree di proprietà ricadenti in catasto. Per la trascrizione a favore di questo Comune presso il registro immobiliare.
Al fine di garantire l’accesso da parte di entrambi i soggetti proprietari (il Comune per un’area di mq 3.240 e la sig.ra per la restante parte), l’ufficio Patrimonio procederà al frazionamento in contraddittorio fra le parti”
È stata inoltre irrogata la sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a € 20.000 euro.
La proprietaria del ristorante ritenuto abusivo sul lago di Castel Gandolfo ora molto probabilmente farà ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. La vicenda quindi, al momento, non è ancora conclusa.
Per questo abbiamo preferito omettere di pubblicare il nome della proprietaria, che comunque è contenuto negli atti.
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