È passato un decennio e alcune amministrazioni comunali si sono succedute alla guida del Comune di Pomezia, ma ancora nessuno – nonostante i proclami – sembra essersi accorto dello stato in cui versa uno dei tratti forse più brutti di tutto il litorale laziale, che si trova a Torvaianica. Eppure parliamo della più in vista piazza Ungheria, dove a dare la peggiore immagine del tratto costiero, quando specie l’estate si affollano bimbi, famiglie e visitatori stagionali, è circoscritto da una recinzione fatiscente uno scheletro urbano, un ecomostro, una colata di cemento che primeggia per bruttezza persino a confronto con quelle ripetute violenze edilizie perpetrate al litorale durante il famigerato boom dell’edificazione selvaggia degli anni ‘60 e ‘70. Insomma un vero pugno in un occhio che nelle intenzioni doveva trasformarsi in uno splendido albergo corredato persino di una piscina a due passi dal mare e che tutti conoscono come Ex Biagio, una struttura di proprietà privata la cui realizzazione è stata sospesa quando non mancava poi molto alla conclusione dell’opera. In alcuni punti si vedono chiaramente gli impianti elettrici e addirittura gli infissi già montati. All’interno si scorge ovviamente il degrado dell’incuria del verde che cresce selvatico, rifiuti abbandonati, segno del possibile passaggio nomade di qualche vagabondo. Ciò nonostante, gli avvisi di sorveglianza video affissi lungo il perimetro, che vietano occasionali visite non hanno impedito il certo ingresso di qualcuno. Anche a giudicare dalle prove come le scritte e i murales sulle pareti che, con sprezzo del pericolo, qualcuno ha graffitato su tutti i piani della struttura. In alcuni casi senza per nulla badare alla blasfemia. Insomma è chiaro che oltre alla bruttezza estetica si pongono anche problemi igienico-sanitari e soprattutto di pubblica incolumità ma nonostante tutto l’ultimo sopralluogo delle autorità risale al 2012, quando l’area posta sotto sequestro fu visitata dall’ex Sindaco De Fusco con Polizia locale e Guardia Costiera. Non a caso anche in quell’occassione venne chiesto l’intervento dell’Asl per ragioni igieniche e di pubblica sicurezza. Arrivò in seguito un’ordinanza di messa in sicurezza dei luoghi con l’obbligo di rimozione alla proprietà delle impalcature che circondavano l’edificio. Le impalcature sono state rimosse, l’edificio è sempre lì. Davvero troppi i palloni che ci sono all’interno, perduti da chissà quanti bimbi che in una pubblica piazza a due passi dal mare giocano esprimendo tutta la bellezza di un momento che nulla ha a che vedere con quell’ecomostro. Persino le recinzioni sono diventate delle bacheche dove oggi chiunque può affiggere annunci di case in affitto per l’estate: un paradosso. Una signora si ferma a parlare con noi mentre scattiamo qualche foto: «Il Sindaco ci ha detto che l’avrebbe fatto abbattere e invece è ancora lì. La cosa migliore che possono fare è buttarlo giù». Diversa la posizione dell’Assessore Giovanni Mattias al quale abbiamo chiesto quale sia l’idea dell’amministrazione: «Il cosiddetto edificio Ex Biagio – ci ha risposto – è di proprietà privata, abbandonato dal 2006 dopo un sequestro e successivi blocchi alle concessioni edilizie. Attualmente l’amministrazione comunale è in contatto con la proprietà per trovare una soluzione che possa sbloccare uno stallo decennale. La volontà dell’Amministrazione è restituire alla cittadinanza e al litorale una struttura che possa migliorare l’immagine della piazza e della passeggiata a mare di Torvaianica».
19/05/2016