Quanto vanno a fare il proprio dovere i nostri parlamentari? E quanto in effetti si danno da fare? Ce lo dice una recente analisi di Openpolis, l’associazione indipendente nata nel 2010 che monitora i rappresentanti del popolo italiano in Parlamento. Ha elaborato una sorta di pagella per ciascun deputato e senatore della Repubblica eletto alle ultime politiche del febbraio 2013.
Da questi dati il Caffè ha estratto quelli relativi ai più noti tra gli eletti nella zona dove vengono diffuse le 90mila copie del nostro giornale: Latina e provincia, Castelli Romani e litorale romano sud. Nessuno brilla, a parte l’ex assessore e l’ex presidente della Regione Lazio, Zaratti e Polverini, che risultano tra i primi 73 su 630 onorevoli nella classifica della produttività. Non sfigura nemmeno il sen. Ranucci, l’unico tra i primi 50 nella stessa classifica relativa ai 324 senatori. Da notare che la sola percentuale di assenze può non corrispondere al reale coinvolgimento e produzione di atti ed interventi. Ad esempio, l’ex 5 Stelle on. Iannuzzi e il politico di lungo corso ora Pd, on. Meta, risultano molto meno produttivi di Zaratti e Polverini, che però risultano più assenti di loro. D’altro canto, altri come i senatori Fazzone e Astorre, quasi sempre presenti, registrano un “voto” scarso e una posizione mediocre in fatto di produttività.
Il massimo valore dell’indice di produttività tra i senatori al livello nazionale è 901,8 totalizzato da Loredana De Petris, anch’essa eletta nel Lazio. A parte Ranucci, tutti i senatori “nostrani” si posizionano in basso, dopo metà classifica. Alla Camera tale valore raggiunge i 1.068 punti. Nessuno tra i deputati della zona del Caffè ha superato nemmeno un terzo di tale punteggio… Tra essi, l’on. Zaratti è il più produttivo, specie in materia ambientale. Mentre l’on. Maietta, il meno attivo e il meno presente, ha presentato zero disegni di legge da primo firmatario, come Fazzone. Assente circa due volte su tre, ossia circa 12mila volte nelle oltre 17mila diverse sedute. Le cronache parlamentari e la memoria della Polizia lo ricordano per un’interrogazione rivolta, “a sua insaputa”, al Ministro dell’Interno contro il Questore di Latina Giuseppe De Matteis, il quale aveva esternato forte disappunto sul malcostume politico-affaristico e su fatti ben precisi occorsi a Latina. “Le dichiarazioni rese alla stampa dal questore non risultano accettabili in relazione al ruolo istituzionale ricoperto”, diceva l’atto firmato Maietta, che poco dopo lo ha sconfessato.
Il sen. Ranucci ha presentato 10 disegni di legge come primo firmatario, di cui 3 a sostegno delle persone affette da autismo e dei loro familiari che sono state approvate. Aracri, il meno produttivo tra i senatori locali, è primo firmatario di tre leggi. Una riguarda il Parco del Cilento e Vallo di Diano in Campania, mentre i suoi elettori ancora aspettano interventi sul Parco dell’Appia Antica magari affinché venga ampliato in modo da evitare la cementificazione pianificata su splendide aree piene di vincoli nel comune di Marino.
Da questi dati il Caffè ha estratto quelli relativi ai più noti tra gli eletti nella zona dove vengono diffuse le 90mila copie del nostro giornale: Latina e provincia, Castelli Romani e litorale romano sud. Nessuno brilla, a parte l’ex assessore e l’ex presidente della Regione Lazio, Zaratti e Polverini, che risultano tra i primi 73 su 630 onorevoli nella classifica della produttività. Non sfigura nemmeno il sen. Ranucci, l’unico tra i primi 50 nella stessa classifica relativa ai 324 senatori. Da notare che la sola percentuale di assenze può non corrispondere al reale coinvolgimento e produzione di atti ed interventi. Ad esempio, l’ex 5 Stelle on. Iannuzzi e il politico di lungo corso ora Pd, on. Meta, risultano molto meno produttivi di Zaratti e Polverini, che però risultano più assenti di loro. D’altro canto, altri come i senatori Fazzone e Astorre, quasi sempre presenti, registrano un “voto” scarso e una posizione mediocre in fatto di produttività.
Il massimo valore dell’indice di produttività tra i senatori al livello nazionale è 901,8 totalizzato da Loredana De Petris, anch’essa eletta nel Lazio. A parte Ranucci, tutti i senatori “nostrani” si posizionano in basso, dopo metà classifica. Alla Camera tale valore raggiunge i 1.068 punti. Nessuno tra i deputati della zona del Caffè ha superato nemmeno un terzo di tale punteggio… Tra essi, l’on. Zaratti è il più produttivo, specie in materia ambientale. Mentre l’on. Maietta, il meno attivo e il meno presente, ha presentato zero disegni di legge da primo firmatario, come Fazzone. Assente circa due volte su tre, ossia circa 12mila volte nelle oltre 17mila diverse sedute. Le cronache parlamentari e la memoria della Polizia lo ricordano per un’interrogazione rivolta, “a sua insaputa”, al Ministro dell’Interno contro il Questore di Latina Giuseppe De Matteis, il quale aveva esternato forte disappunto sul malcostume politico-affaristico e su fatti ben precisi occorsi a Latina. “Le dichiarazioni rese alla stampa dal questore non risultano accettabili in relazione al ruolo istituzionale ricoperto”, diceva l’atto firmato Maietta, che poco dopo lo ha sconfessato.
Il sen. Ranucci ha presentato 10 disegni di legge come primo firmatario, di cui 3 a sostegno delle persone affette da autismo e dei loro familiari che sono state approvate. Aracri, il meno produttivo tra i senatori locali, è primo firmatario di tre leggi. Una riguarda il Parco del Cilento e Vallo di Diano in Campania, mentre i suoi elettori ancora aspettano interventi sul Parco dell’Appia Antica magari affinché venga ampliato in modo da evitare la cementificazione pianificata su splendide aree piene di vincoli nel comune di Marino.
25/05/2016