Sarà ancora una volta il ballottaggio, come due anni fa, a sancire l’elezione del nuovo sindaco di Marino. A conquistare il secondo turno sono quindi Carlo Colizza, candidato sindaco di un Movimento 5 stelle che non si pensava così forte (32,23% per il candidato, 29,15% per la lista), ed Eleonora Di Giulio, candidata di centrosinistra che ottiene il 29,75% con uno scarto di 526 voti. Il dato politico di rilievo, oltre ad un ballottaggio decisamente inedito, è comunque quello dell’uscita di scena – dopo 15 anni di governo – del centrodestra: Stefano Cecchi, che paga inevitabilmente le molte vicende giudiziarie che hanno visto lo schieramento di Adriano Palozzi al centro delle cronache in questi mesi, si ferma ad un 26,74% che avrebbe potuto essere senza dubbio incrementato dalle preferenze che invece conquista Sabrina Minucci (8,80%), candidata di destra contro cui si scaglia proprio la rabbia di Palozzi. Sostanzialmente impalpabile invece il risultato elettorale di Giulio Santarelli che ottiene il 2,45% ed è l’unico candidato sindaco e restare fuori dal nuovo Consiglio comunale. “Un risultato straordinario ma siamo solo a metà strada: vogliamo cambiare Marino”, commenta Colizza. “Sarà durissima ma abbiamo le carte per farcela – dice invece la Di Giulio – : in queste settimane ho toccato con mano la stanchezza dei cittadini: il dato incontrovertibile è che Marino ha finalmente dimostrato di avere voglia di cambiamento e di aria nuova”. In termini di voti di lista, come detto il Movimento 5 stelle è ampiamente il primo partito di Marino: il Pd arriva al 10,63% confermando comunque le ataviche difficoltà e la lista Di Giulio al 10,12%. Tra le file di Cecchi, il risultato migliore lo ottiene proprio la lista del sindaco col 7,12%: l’Mcd è al 6,15% e Forza Italia ad un men che modesto 4,15%.
E’ ora quindi il tempo delle possibili alleanze: a livello nazionale i 5 stelle negano ogni stretta di mano ma è inevitabile che qualche simpatia i grillini anche in ambito politico possano attirare. Discorso diverso per Eleonora Di Giulio.
E’ ora quindi il tempo delle possibili alleanze: a livello nazionale i 5 stelle negano ogni stretta di mano ma è inevitabile che qualche simpatia i grillini anche in ambito politico possano attirare. Discorso diverso per Eleonora Di Giulio.
09/06/2016