Hanno protestato sotto le porte del Comune di Ardea i genitori degli alunni diversamente abili che dall’8 gennaio sono rimasti senza l’assistenza scolastica. Una decisione, quella di eliminare il servizio, presa dall’Amministrazione comunale in base a quanto stabilito dall’ex commissario prefettizio nel bilancio, per far quadrare i conti disastrati dell’Ente. Mamme e padri, oltre all’intera Consulta per il superamento della disabilità con in testa la presidente Barbara Tamanti, sono stati ricevuti da alcuni esponenti della Giunta comunale, che hanno ribadito che attualmente non ci sono fondi in bilancio da impiegare per l’assistenza scolastica. Verrà fatto, invece, un tentativo in Regione Lazio per chiedere finanziamenti. La presidente della Consulta Tamanti, tuttavia, ha annunciato la volontà di adire le vie legali contro il Comune.
Un disagio grave, quello dell’assenza delle assistenti per i bimbi con disabilità, che a quanto dichiarano i genitori starebbe facendo pensare a molte famiglie alla possibilità di mandare i figli nelle scuole di altri Comuni del circondario. Nel 2010, tra l’altro, il Comune di Ardea si è impegnato a rispettare la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità.
M.G.
09/01/2018