“Come sistema dei costruttori noi siamo ovviamente favorevoli al che si faccia una struttura così importante come la Roma-Latina che leghi il nord e il sud della costa tirrenica. Ma nella situazione in cui siamo, con i soldi già messi, con le incertezze sul tracciato e sui collegamenti, l’autostrada non si farà mai, soprattutto nei tempi che sono stati dichiarati, ovvero: inizio lavori ad aprile 2015 e fine a dicembre 2021” ha detto Petrucci. “Quando ci sono possibili contenziosi, flussi di traffico non sicuri e concessioni lunghissime, i tempi e i contributi pubblici si dilatano incredibilmente. Se non ci sono abbastanza risorse per fare veramente e rapidamente la Roma-Latina- propone il presidente- Usiamo quei 468 milioni già stanziati per sistemare veramente e rapidamente il tracciato di collegamento che già esiste, trasformando la Pontina in una superstrada veloce” ha poi spiegato.
Per il presidente dell’Ance Lazio: “I soldi basterebbero e se si prendesse questa decisione politica non ci vorrebbe molto per far cambiare la delibera al Cipe. Oggi- ha detto Petrucci- Abbiamo un presidente del Consiglio che non ha timore di cambiare per il bene del Paese, e per modificare una delibera Cipe con i tempi di Renzi ci vorrebbe una settimana”.
Da qui l’appello: “Zingaretti e Renzi, vedetevi velocemente, e intendo entro una settimana, e cambiate questa delibera. Noi vogliamo che si aprano i cantieri e che lavorino gli operai, non gli avvocati: riconvertendo le risorse in sei mesi si avrebbero i progetti di messa in sicurezza e a primavera 2015 l’approvazione del progetto esecutivo. Poi, dividendo il tracciato in 10 lotti da circa 50 milioni di euro l’uno, a dicembre 2015, ovvero in sei mesi, si riuscirebbe a espletare le gare e ad affidare i lavori, con la consegna per dicembre 2017”. In questo modo, ha concluso Petrucci: “Senza dover ricorrere agli esempi Expo e Mose, si risolverebbero moltissimi problemi, dalla protesta degli ambientalisti fino alla questione dei pedaggi”.