Ogni anno, l’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Albano e l’associazione “Legalità e Partecipazione”, fondata dal giudice Chiaromonte, promuovono il progetto “Legalità e cittadinanza responsabile”, rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado del comune di Albano. La scorsa settimana, le classi terze dell’I.C. Cecchina hanno dato inizio alle attività previste da tale progetto, partecipando alla rappresentazione teatrale “Questa terra diventerà bellissima”, del regista catanese G. Anfuso, con la magistrale interpretazione dell’attrice L. Randi. Nell’auditorium dei Catelli Romani, l’assessore Zeppieri ha spiegato l’importanza di tale progetto, finalizzato alla formazione del buon cittadino, una persona che stia bene con sé e con gli altri, responsabile, partecipe alla vita sociale e solidale, che conosca le problematiche ed i pericoli del mondo che la circonda, per imparare a prevenirli o a risolverli. Il giudice F. Chiaromonte ha illustrato ai presenti le fasi del progetto, da lui fortemente voluto: 1) visione del film “L’ora legale” e somministrazione di un questionario;2) ciclo di seminari formativi sui temi della legalità e della cittadinanza responsabile; 3) conferenze formative a cura delle Forze di Pubblica Sicurezza. I seminari formativi dovrebbero far riflettere gli studenti sulle tematiche relative alla corruzione e all’illegalità, far acquisire il concetto e la consapevolezza del valore della legalità e delle sue ricadute (anche economiche) sulla vita della collettività, valorizzare le buone pratiche di comportamento e di difesa della legalità, come parte della cittadinanza attiva e responsabile. La referente di tale progetto è, per la scuola media di Cecchina, la professoressa di Lettere Paola Aiello, la quale sostiene che, proprio nell’ambiente scolastico, attraverso il confronto con l’altro, ciascun individuo comprende di avere, in qualità di “cittadino”, diritti e doveri, imparando a rispettare la libertà altrui. Ogni scuola dovrebbe avere come obiettivo primario, parallelamente a quello dell’istruzione, quello di formare individui con responsabilità civile ed etica; educare alla legalità e ai diritti umani vuol dire favorire lo sviluppo armonico della personalità, affinché tutti diventino persone autonome, responsabili, libere da pregiudizi, capaci di difendere i propri e gli altrui diritti, rispettando la propria vita e quella degli altri, escludendo la violenza, privilegiando il dialogo e la solidarietà e promuovendo il riscatto della dignità di essere cittadino.
20/11/2019