A Pomezia e Torvaianica vittoria di Matteo Renzi. Dopo le primarie del Partito democratico dell’8 dicembre scorso, anche a Pomezia il Comitato per Renzi di Torvaianica e Pomezia si dichiara soddisfatto per il risultato ottenuto: 930 voti su 1278. «Un risultato straordinario che parte da lontano – spiega Dino Spagnoli, responsabile del Comitato – da quando a settembre 2012, il sottoscritto e altri pometini interessati alle sorti del centrosinistra nazionale e locale, raccolsero l’appello di Matteo Renzi per la costituzione di un Comitato a suo sostegno per la candidatura alle primarie per la premiership contro Bersani. Primarie che alla fine videro vincitore colui che, all’epoca, era il segretario in carica del Pd, ma che comunque fecero conoscere a tutti la bontà del progetto del sindaco di Firenze».
A distanza di un anno le cose sono cambiate e molti di quelli, che dodici mesi fa osteggiarono la scelta di Renzi da parte di Dino Spagnoli, sono adesso passati dalla sua parte e soprattutto dalla parte del nuovo segretario del Pd. «A me fa piacere che alcuni abbiano cambiato idea – aggiunge Spagnoli – purtroppo non mi fa piacere l’attuale stato del cittadino. Un partito uscito pesantemente sconfitto dalle elezioni comunali di maggio scorso, che, di fatto, ha consegnato al M5S la guida di Pomezia senza combattere. Un partito che, dopo la fase congressuale locale chiusa il 2 novembre, non riesce ancora ad avere i segretari dei tre rispettivi organi: i due circoli di Pomezia e Torvaianica e l’unione comunale. Tutto ciò – prosegue Spagnoli – a causa di un gioco di veti incrociati, a cui il sottoscritto e l’area politico-culturale di riferimento ispirata a Renzi, non ha voluto partecipare fin dall’inizio, scegliendo di non presentare nessuna lista al congresso locale».
Secondo il responsabile del Comitato Renzi il Partito democratico di Pomezia deve «assolutamente essere “rifondato”, anche e soprattutto – spiega – alla luce dell’assenza quasi totale del corpo elettorale degli iscritti alle primarie dell’8 dicembre, con dei numeri che non ispirano certamente fiducia per il futuro». Spagnoli auspica che a livello nazionale e regionale si «metta mano alla salvezza del Pd pometino e che si dia anche qui un segno di fiducia al cambiamento radicale e totale – conclude -, che possa garantire l’ascesa di una nuova classe dirigente preparata e senza troppi collegamenti con quella che ha visto perdere tutto nell’arco di un anno».