Per ora i casi accertati di coronavirus che hanno richiesto il ricovero e il trasporto all’ospedale Spallanzani nella zona dei Castelli Romani, quelli accertati e di cui si è venuti a conoscenza sono 5. Due provenienti dal pronto soccorso di Velletri, due trasportati dal nuovo ospedale dei Castelli ( di Albano e Velletri i contagiati) e una persona anziana (un uomo) dalla clinica privata casa di riposo Villa delle Querce di Nemi, dove era ricoverato da diversi giorni per probemi cardiaci, in riabilitazione, proveniente dall’ospedale di Palestrina. Mentre i casi in attesa di tampone e test del covid19 ricoverati in osservazione e isolamento sanitario nei 3 pronto soccorso di Velletri, Ariccia (Noc) e Frascati, sono molti, ogni giorno, ne arrivano diversi, tra quelli trasportati dal 118 e quelli che si recano da soli negli ospedali. Mentre molti altri potrebbero essere portatori sani o hanno sintomi lievi e si stanno curando a casa in isolamento, come nel caso del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. In quarantena domiciliare risulterebbero anche diversi nuclei familiari dei contagiati sopra citati. Intanto molti familiari di sospetti malati, fanno sapere che la situazione in alcuni casi è veramente tragica, con molti pazienti, fermi per ore nelle barelle dentro alle ambulanze davanti ai pronto soccorso di Roma e provincia, dove non ci sono più posti letto in isolamento per le malattie infettive, grande preoccupazione anche per gli operatori del 118, costretti a lunghi viaggi e soste estenuanti nei mezzi in attesa di lasciare i pazienti presi a domicilio. Intanto la dichiarazione di zona rossa in tutta Italia, ha fatto scattare la psicosi nei cittadini che stanno prendendo d’assalto supermercati e farmacie, con file interminabili, e con gli addetti alle vendite in grande difficoltà a contenere la folla e far rispettare le distanze di sicurezza. Molti esercizi commerciali dei Castelli Romani, stanno per abbassare le serrande, sono vuoti, a Cecchina, una ragazza che gestisce un bar, ha detto : “Sono allo stremo delle forze e delle risorse economiche, da due settimane, non entra più nessuno, a breve saremo costretti a chiudere e a mandare a casa il personale. Non lavoriamo, ma dobbiamo comunque pagare i fornitori, le bollette e le tasse, il governo deve venirci incontro, come me, migliaia di attività di bar e strutture ricettive e di altro genere, sono in ginocchio “. Intanto le tende montate nei pronto soccorso da alcuni giorni dalla protezione civile, non sono ancora attive, per via dei tanti cavilli burocratici. Le ambulanze del 118 continuano a trasportare casi sospetti nei pronto soccorso e molti cittadini con sindrome influenzale e sospetta polmonite si stanno recando da soli negli ospedali, dove medici e infermieri stanno facendo di tutto per fronteggiare l’emergenza, tra molte difficoltà. Estenuante anche l’ attesa delle risposte dei tamponi di oltre 24 ore dallo Spallanzani, che ne ha ogni giorno centinaia da trattare. Nelle foto alcune tende nei pressi dei pronto soccorso, a Velletri e Ariccia (Noc) un bar vuoto a Cecchina, un trasporto di contagiato allo Spallanzani dal nuovo ospedale dei Castelli con ambulanza di biocontenimento della Cri .
10/03/2020