È stato approvato ieri pomeriggio in consiglio il bilancio di previsione del comune di Terracina. Un atto che assume un significato particolare, considerato che tra meno di due mesi sono in programma le elezioni locali.
«In un momento in cui in tanti pensano alla campagna elettorale, sono profondamente concentrata sull’amministrazione e sui problemi della città – ha dichiarato al termine del consiglio comunale Roberta Tintari, sindaco facente funzione e candidata primo cittadino –. Il bilancio di previsione approvato oggi (ieri n.d.r.) non è semplicemente la fredda lista della spesa, ma abbiamo redatto un vero programma che interpreta una visione di città».
L’attenzione è però rivolta alle evoluzioni che da settimane vogliono un possibile ricompattamento dei partiti di centrodestra in vista delle urne. Giorni frenetici conditi da aperture e brusche frenate con i gotha provinciali e regionali dei partiti che non se le sono risparmiate in termini di accuse e rimpallo di responsabilità in merito alle divisioni che precludono la possibilità di “andare insieme”. Su tutti il coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone e l’ex sindaco di Terracina, l’eurodeputato Nicola Procaccini.
Riflettori puntati quindi sul consiglio comunale dove il voto sul bilancio ha assunto una valenza politica oltre che amministrativa. Tra i banchi dell’opposizione è risultato assente Augusto Basile coordinatore locale di Forza Italia e capogruppo azzurro in consiglio. Tra gli altri osservati speciali della Lega, in cinque si sono astenuti mentre le assenze sono state due: il capogruppo Valentino Giuliani e l’ex azzurro Gianluca Corradini. E intanto a posteriori Roberta Tintari glissava la domanda sui rapporti con Forza Italia: «Già conoscete la risposta a quello che mi chiedete» confermando l’incolmabile distanza con il partito di Fazzone.
«Un indizio è un indizio (accuse Procaccini-Fazzone) due indizi sono una coincidenza (Basile assente al consiglio per l’approvazione del bilancio), ma tre indizi fanno una prova (freddezza di Tintari nei confronti di Forza Italia)», ripeteva la scrittrice di gialli Agatha Christie. Se fino a una settimana fa la convergenza dei tre partiti sembrava incredibilmente possibile, adesso la sensazione è che ci si trovi ancorati sulle posizioni iniziali ma con le scadenze definite e verso l’epilogo di un romanzo (giallo) ricco di suspense e colpi di scena. E di certo non a lieto fine.
«In un momento in cui in tanti pensano alla campagna elettorale, sono profondamente concentrata sull’amministrazione e sui problemi della città – ha dichiarato al termine del consiglio comunale Roberta Tintari, sindaco facente funzione e candidata primo cittadino –. Il bilancio di previsione approvato oggi (ieri n.d.r.) non è semplicemente la fredda lista della spesa, ma abbiamo redatto un vero programma che interpreta una visione di città».
L’attenzione è però rivolta alle evoluzioni che da settimane vogliono un possibile ricompattamento dei partiti di centrodestra in vista delle urne. Giorni frenetici conditi da aperture e brusche frenate con i gotha provinciali e regionali dei partiti che non se le sono risparmiate in termini di accuse e rimpallo di responsabilità in merito alle divisioni che precludono la possibilità di “andare insieme”. Su tutti il coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone e l’ex sindaco di Terracina, l’eurodeputato Nicola Procaccini.
Riflettori puntati quindi sul consiglio comunale dove il voto sul bilancio ha assunto una valenza politica oltre che amministrativa. Tra i banchi dell’opposizione è risultato assente Augusto Basile coordinatore locale di Forza Italia e capogruppo azzurro in consiglio. Tra gli altri osservati speciali della Lega, in cinque si sono astenuti mentre le assenze sono state due: il capogruppo Valentino Giuliani e l’ex azzurro Gianluca Corradini. E intanto a posteriori Roberta Tintari glissava la domanda sui rapporti con Forza Italia: «Già conoscete la risposta a quello che mi chiedete» confermando l’incolmabile distanza con il partito di Fazzone.
«Un indizio è un indizio (accuse Procaccini-Fazzone) due indizi sono una coincidenza (Basile assente al consiglio per l’approvazione del bilancio), ma tre indizi fanno una prova (freddezza di Tintari nei confronti di Forza Italia)», ripeteva la scrittrice di gialli Agatha Christie. Se fino a una settimana fa la convergenza dei tre partiti sembrava incredibilmente possibile, adesso la sensazione è che ci si trovi ancorati sulle posizioni iniziali ma con le scadenze definite e verso l’epilogo di un romanzo (giallo) ricco di suspense e colpi di scena. E di certo non a lieto fine.
22/07/2020