Alla violenta lite al pronto soccorso della Clinica Città di Aprilia, di domenica mattina, mentre era pieno di pazienti e familiari in attesa, ha assistito anche una ragazza di Lanuvio, che è rimasta sconvolta, ed ha chiamato subito i carabinieri. Ecco il suo racconto: “Ero in attesa di avere risposte su mio padre che era in osservazione al pronto soccorso dalla notte del 7 gennaio al pronto racconta la signorina Ilaria S. quando ho visto due donne tra i 70 e i 40 anni, che sono entrate nel triage ed hanno chiesto di avere informazioni su un loro familiare in cura dentro alla sala rossa. Quando non hanno avuto subito una risposta, hanno cominciato a prendere a calci e pugni la porta della Sala Rossa e l’hanno aperta di forza, penetrando al suo interno per vedere il loro familiare sulla barella. A questo punto la concitazione del momento ha provocato una gran paura in tutti noi presenti, sono stati chiamati i carabinieri che sono giunti poco dopo, hanno calmato gli animi, indotto le due donne alla ragione e le hanno identificate. Una situazione paradossale, che non ha nessuna giustificazione, e non si deve mai arrivare all’arroganza per veder riconosciuti i nostri diritti. In quel momento la Sala Rossa del pronto soccorso era piena di pazienti e alcuni anche in codice rosso e anziani che si sono spaventati, così come tutti noi presenti siamo stati presi dalla paura dalle urla delle donne e del personale sanitario all’interno che è stato aggredito con brutte parole. Non so poi cosa sia successo dentro, ci siamo allontanati in attesa dell’arrivo dei carabinieri. In alcuni giorni di permanenza lì ho visto altre scene come questa, inconcepibili, tra l’altro in un momento di pandemia gravissima come questa”.
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