È lunga un chilometro la lista degli Enti pubblici, associazioni e comitati territoriali che si stanno opponendo al riavvio della discarica di Albano-Roncigliano, l’immondezzaio situato al confine dei comuni di Ardea e Pomezia, il cui riavvio è stato richiesto in tutta fretta e in piena pandemia globale dalla società Colle Verde, che circa un anno e mezzo ha affittato una parte del sito dal Gruppo industriale riconducibile al monopolista del settore Manlio Cerroni.
Dopo i comuni di Albano e Ardea, dopo la Asl Roma 6 e dopo numerosi cittadini-residenti tra Albano, Ardea e Pomezia, contro il riavvio della discarica ora è sceso in campo anche il municipio di Pomezia (M5S), guidato da Adriano Zuccalà. Ad opporsi, poi, ci sono associazioni-comitati territoriali e partiti: le associazioni ‘Salute e Ambiente’ di Albano, ‘Italia Nostra’ sezione Castelli Romani, il comitato ‘AttiviAmo Ardea’ di Ardea, oltre al Partito Comunista dei Castelli. Altre osservazioni verranno probabilmente presentate a breve da altre associazioni, a cominciare da Latium Vetus di Pomezia.
ARDEA PUNTA SULL’ORO BLU
Lasciano poco all’immaginazione le parole del sindaco di Ardea, Mario Savarese: “Non è la sindrome del NIMBY – ha dichiarato a il caffè il primo cittadino – quella che ci spinge a schierarci con tutti i comuni limitrofi che si stanno opponendo alla realizzazione di questo enorme impianto di riciclaggio di rifiuti. Il nostro vuole essere un grido di allarme e una richiesta di aiuto. Le acque del nostro territorio, la nostra vera ricchezza, l’oro blù, sempre più sono avvelenate dalla scelleratezza e dalla mancanza di pianificazione per un serio progetto sui rifiuti”.
POMEZIA: “NON DISPERDIAMO GLI SFORZI DEL PORTA A PORTA”
“Il Comune di Pomezia – ha dichiarato il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà – ha investito negli ultimi anni moltissime risorse ed energie per la raccolta differenziata, che nel nostro Comune ha superato quota 70%, e per la valorizzazione di politiche ambientali fondate sulla riduzione dei rifiuti. La nostra Amministrazione è da sempre in prima linea. Anche in questo caso stiamo valutando le azioni da intraprendere e saremo al fianco dei Sindaci dei vicini Castelli Romani per contrastare la riattivazione della discarica di Roncigliano”.
ASL SUL PIEDE DI GUERRA
“In merito agli interrogativi posti sulla possibile riattivazione della discarica di Albano- Roncigliano – ha dichiarato in una nota stampa la Asl Roma 6 – si aprono problematiche a forte impatto di SanitaÌ€ Pubblica, per le ricadute che si possono avere sulla salute dei cittadini (…) in merito alla vicenda della discarica di Roncigliano, i Servizi di Prevenzione della ASL Roma 6 nel tempo hanno sempre collaborato con le istituzioni sovraordinate e locali coinvolte ed espresso pareri di competenza sempre volti alla preminente ed esclusiva tutela della salute pubblica. Si aggiunge inoltre che la problematica saraÌ€ a breve oggetto di rivalutazione da parte del Dipartimento di Prevenzione”. Giova ricordare che la Asl Roma 6 (che nel proprio territorio di competenza ricomprende tutti i comuni dei Castelli Romani più Ardea, Pomezia, Anzio e Nettuno) fino ad ora ha sempre espresso pareri negativi in merito all’ipotesi di costruzione sia del cosiddetto ‘inceneritore di Albano’ che del VII ed ultimo invaso della discarica.
ARICCIA AI ‘MARGINI’ DELLA LOTTA, PER IL MOMENTO
Per il momento, l’unico municipio dei Castelli a non aver ancora comunicato notizie sulla sua eventuale opposizione al riavvio della discarica è quello di Ariccia (centro-destra), competente sul nuovo Ospedale dei Castelli – la struttura sanitaria che ha preso il posto dei tre ‘vecchi’ nosocomi di Albano, Ariccia e Genzano – ma volendo c’è ancora tempo per farlo.