La Polizia Locale avrebbe ricevuto indicazione di presidiare gli ospiti del campo rom di Castel Romano indossando mascherine FFP2 e guanti. Secondo quanto divulgato ieri dalla Regione Lazio in seguito allo screening effettuato dalla Asl, infatti, sarebbero risultate positive 12 persone ed è in corso l’indagine epidemiologica. Il quadro potrebbe peggiorare se si pensa che nel campo ci sono circa 500 adulti e 300 bambini iscritti alle scuole elementari del territorio.
Polemiche da parte del sindacato Sulp, che ritiene «sia giunto il momento di fare chiarezza su compiti, funzioni e qualifiche del personale di Polizia Locale, cui oggi viene formalmente chiesto di vigilare sull’ottemperanza agli obblighi di quarantena sanitaria, nelle difficili realtá dei campi nomadi. Come Sindacato di lavoratori in divisa, che da sempre si occupano di emergenze sociali, degrado urbano e contrasto alla criminalità diffusa non intendiamo sottrarci a tali compiti ma riteniamo improcrastinabile affrontare il giusto riconoscimento degli stessi, delle peculiarità, dei rischi e delle mansioni, che vengono richiesti agli appartenenti ad un Corpo di Polizia, sebbene Locale. Mai come ora si rende necessaria una legge di riforma – concludono dal Sindacato – che estenda alle polizie locali gli stessi diritti e le stesse tutele degli appartenenti alle altre forze dell’ordine e nelle more di questa, é giunto il momento che i Comuni a partire da Roma Capitale, procedano a diversamente riconoscere contrattualmente le peculiarità del servizio di Polizia Locale, rispetto alla restante famiglia dei dipendenti Comunali».