Torna dal viaggio di nozze e viene licenziata, ma il Tribunale di Latina dichiara nullo il licenziamento. Non siamo nel Medioevo ma nel 2019, poco prima del Covid-19. Un’azienda, operante nel settore metalmeccanico con oltre 30 dipendenti, ha deciso di licenziare una lavoratrice storica addebitando alla stessa presunte mancanze anche gravi di rilevanza penale per giungere ad un licenziamento per giusta causa in tronco e non pagare nemmeno il preavviso. Ritenendosi discriminata ed avendo capito le reali motivazioni inerenti il licenziamento, la dipendente ha deciso di rivolgersi al proprio legale per ottenere giustizia.
E così per il tramite dell’avvocato Fabio Leggiero il licenziamento è stato impugnato davanti il Tribunale di Latina nella Sezione Lavoro. Ieri il Tribunale di Latina ha accolto totalmente la tesi difensiva della lavoratrice accertando la natura discriminatoria e la violazione della legge in materia di pari opportunità nei rapporti di lavoro tra l’uomo e la donna. Così facendo il Tribunale ha acclarato la reale motivazione – illecita quindi – alla base del provvedimento espulsivo dichiarandolo nullo cioè inesistente e condannando l’azienda all’immediata reintegra ed al pagamento di tutti gli stipendi dalla data della sua estromissione dal lavoro sino alla ripresa in servizio.