Una storia singolare quella di Mancini. Nell’ultima campagna elettorale l’imprenditore era entrato in rotta di collisione con il candidato sindaco del centrodestra, Carlo Eufemi, e in giro per Nettuno, armato di megafono, aveva iniziato ad avanzare una serie di dubbi su persone candidate dall’aspirante primo cittadino. Eufemi sostenne che quella campagna nei suoi confronti era stata avviata dopo che la compagna di Mancini, Cristina Nasconi, era stata esclusa dalle liste del Pdl. Il centrodestra organizzò una marcia per la legalità, Eufemi denunciò un clima torbido, chiese l’intervento del Viminale e la vicenda divenne anche oggetto di interrogazione parlamentare, dove venne evidenziato che il nome di Mancini ricorreva negli atti della commissione d’accesso che aveva portato allo scioglimento per mafia del consiglio comunale del Tridente durante la consiliatura Marzoli. Eufemi, poi, le elezioni le ha perse e a Palazzo è stato confermato Chiavetta. Nel momento in cui, dopo una valanga di esposti per la musica al Belvedere e un richiamo fatto al Comune dalla stessa Procura, sulla scorta delle indagini dell’Arpa, Chiavetta ha bloccato la discoteca al lido di Mancini, tutto è cambiato di nuovo. Le accuse dell’imprenditore non hanno riguardato più Eufemi, ma Chiavetta. E i due, l’aspirante sindaco di centrodestra sconfitto e il balneare, si sono ritrovati spesso sullo stesso fronte, a muovere le stesse accuse alla giunta, uno seduto sui banchi del consiglio comunale e l’altro in piedi nell’aula consiliare, tra il pubblico. Accuse a cui sono seguite diverse denunce. Chiavetta, che anche tramite Facebook da tempo riceve pesanti intimidazioni, per quanto spesso sostenuto da Mancini si è rivolto agli inquirenti. All’inchiesta sulla musica da incubo, condotta dal sostituto procuratore Giuseppe Strangio, su Mancini sono stati così aperti altri due procedimenti a Velletri, per diffamazione, uno seguito dal sostituto Carlo Morra e l’altro dal sostituto Antonio Verdi. L’ennesimo capitolo di una storia di veleni che si sta scrivendo dentro e attorno al Comune del Tridente.
L'imprenditore nel mirino della Procura
Nettuno: 3 inchieste della procura su Mancini, il grande accusatore di Chiavetta
Da accusatore ad accusato. Fernando Mancini, l’imprenditore balneare che da mesi presenta denunce sulla gestione del Comune di Nettuno da parte del sindaco Alessio Chiavetta, che ha puntato il dito su rimborsi facili e spese allegre, oggetto dell’ultima inchiesta che vede indagato il primo cittadino e altri sei politici e dipendenti comunali, e che ha avviato una campagna moralizzatrice tramite il profilo Facebook del suo stabilimento balneare, i Bagni Belvedere, è a sua volta al centro di ben tre inchieste della Procura della Repubblica di Velletri. Un fascicolo riguarda la musica a tutto volume sparata nel suo lido, durante le ore notturne, e altri due ipotesi di diffamazione dello stesso Chiavetta, di dirigenti dell’ente pubblico e altri amministratori, proprio per le accuse loro mosse dall’imprenditore.
26/09/2014
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