L’accordo è stato sottoscritto dal Sindaco Antonio Terra, dall’Assessore alle Finanze Roberto Mastrofini, dall’Assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli, dai rappresentanti della Cgil Salvatore Piccoli e Rosa D’Emilio, dello Spi Cgil Restituta Rotondi e Raffaele D’Ettorre, dell’Fnp Cisl Antonina Giangirolami e dell’Uilp Uil Francesca Salvatore e Carlo Pezzoli.
Col bilancio 2016, che sarà discusso in Consiglio Comunale il 12 maggio, il Comune continuerà a favore delle fasce sociali deboli, destinando quasi il 20% delle risorse economiche disponibili.
Quest’anno partirà anche il nuovo servizio di asilo nido comunale, particolarmente utile per i genitori che lavorano, con un pagamento mensile adeguato alle fasce Isee (da un minimo di 80 euro ad un massimo di 490 euro).
«L’Amministrazione – ha spiegato l’Assessore Roberto Mastrofini – prevede di lasciare inalterate per l’anno 2016 la attuali aliquote relative all’addizionale Irpef, Imu e Tasi nonostante anche quest’anno sia la Regione che lo Stato hanno tagliato i trasferimenti agli enti locali. L’obiettivo del 2016 è la lotta all’evasione totale della tariffa sui rifiuti e dell’imposta sulla casa, anche se già nel corso del 2015 l’Amministrazione ha dato importanti segnali in tal senso emettendo circa cinque milioni di euro di avvisi di accertamento».
Il Comune, sottoscrivendo l’accordo con i sindacati, si assume l’impegno di rivedere per il 2017 le aliquote dell’addizionale Irpef abbassando quella relativa alla fascia di reddito più bassa (fino a 15 mila euro) dallo 0,6 allo 0,4 e quella della fascia da 15 a 28 mila euro dallo 0,7 allo 0,6.
Nel confronto con i sindacati, l’Amministrazione ha infine evidenziato il grave problema finanziario legato al sostenimento delle spese delle Residenze Sanitarie per Anziani (circa un milione di euro), in quanto la Regione dal 2014 ad oggi ancora non ha chiarito la sua quota di compartecipazione, rischiando di compromettere seriamente i bilanci comunali.
“Fantasma” il 15% della popolazione
Analizzando gli intestatari di scheda anagrafica, i residenti ed i rispettivi componenti del nucleo familiare rispetto alle denunce Tarsu/Tares/Tari presenti nella banca dati, il Comune ha riscontrato che alcuni componenti rispetto alla popolazione residente non sono denunciati. In particolare, se Aprilia conta di 72.850 residenti e confrontando con i 63.061 componenti denunciati Tari presenti nell’ultimo ruolo, si possono rilevare 9.789 componenti residenti non dichiarati (il 15,5%). Questo fa emergere un dato più significativo relativo all’evasione totale, ovvero mancanza di denuncia di alcune abitazioni, ed uno minore di evasione parziale, ovvero infedele denuncia. «È intenzione dell’Amministrazione colpire queste casistiche – spiega l’Assessore Mastrofini –; stesso discorso per l’evasione Imu. Tali azioni dovrebbero permettere di predisporre una manovra di bilancio 2017 che consenta una riduzione della pressione fiscale».