La storia risale a una decina di anni fa, ma si è conclusa solo in questi giorni con la mediazione economica da decine di migliaia di euro tra Comune di Aprilia e parenti della salma sparita.
Non è stata rapita, né sottratta: semplicemente al cimitero di Aprilia se la sono persa.
Naturalmente non facciamo nomi per rispetto della privacy, ma la storia vale davvero la pena raccontarla.
La ri-perdita del familiare
Il feretro era stato sepolto nel cimitero comunale di via dei Cipressi. Poi con le riesumazioni fatte negli scorsi anni probabilmente è stato fatto qualche pastrocchio.
Fatto sta che non c’è certezza che le ossa siano state messe in una cassettina nell’ossario, perché al cimitero avevano perso proprio contezza dell’esistenza di quella tomba.
I familiari, quando hanno saputo della ‘perdita’, sono andati su tutte le furie e hanno chiesto spiegazione ai custodi del cimitero prima, e al Comune di Aprilia poi. Nessuno ha saputo dare una spiegazione dell’accaduto, fatto sta che la tomba non si trova più e con essa i resti della salma.
L’accordo economico col Comune di Aprilia
I discendenti avevano chiesto un risarcimento da 50 mila euro al Comune. L’amministrazione apriliana ha tentato la strada della trattativa rilanciando l’offerta a 20 mila euro.
La cifra che, secondo l’ente comunale, vale una salma e il ricordo di chi non c’è più.
A quel punto c’è stata la controproposta della famiglia a 35 mila euro.
Un accordo che il Comune ha deciso di accettare perché, qualora si fosse andati in causa, avrebbe quasi certamente perso, visti altri casi avvenuti in altri cimiteri d’Italia.
Il 28 aprile sarà firmato l’accordo davanti a un mediatore professionale e non ci saranno ulteriori pretese economiche o legali da parte della famiglia dello scomparso.
Resta la pessima figura fatta dal Comune di Aprilia, anche se ognuno avrà da raccontare la propria versione.
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