L’allarme nella notte ha mobilitato diversi mezzi dei vigili del fuoco, che questa mattina erano ancora sul posto per cercare di bonificare l’incendio.
Il capannone è andato completamente distrutto. È crollata anche una parte della copertura. Le fiamme hanno distrutto anche alcuni camion che erano parcheggiati nei pressi della struttura.
I Vigili del fuoco sono intervenuti con due squadre, Latina e Aprilia, ed una terza squadra da Pomezia, da tre autobotti e dai volontari di Protezione Civile.
Non è chiaro da che cosa siano state originate le fiamme, se da un corto circuito o se invece ci sia la mano di qualcuno. Saranno le forze dell’ordine a chiarirlo, attraverso anche la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza che potrebbero fare luce su quanto accaduto.
Scampato un pericolo più grande
Vicino capannone che è bruciato c’è un impianto di produzione biometano, almeno così risulta guardando dalle mappe. Le due strutture sono confinanti e davvero molto vicine.
Secondo quanto riporta l’autorizzazione concessa dal settore Ecologia e Tutela del territorio della Provincia di Latina alla società Bionergie Italia Srl, l’impianto. che in precedenza era di produzione di energia elettrica da biogas, dal 2023 è stato trasformato in impianto di produzione di biometano.
Risulta quindi ancora più importante l’intervento effettuato dai Vigili del fuoco che hanno potuto scongiurare che l’incendio si estendesse a capannoni o strutture confinanti.
I precedenti ad Aprilia
Di certo si tratta dell’ennesimo incendio che colpisce attività industriali di Aprilia, fiamme che fanno alzare l’asticella dell’attenzione dal punto di vista della sicurezza e preoccupano non poco i residenti e coloro che decidono di investire su questo territorio.
In attesa che i pompieri terminino il loro lavoro e facciano piena luce sull’accaduto, resta il grande spavento della colonna di fumo che ancora una volta ha inquinato i cieli di Aprilia. Uno spettacolo a cui purtroppo i cittadini sono ormai abituati.
Come non dimenticare l’incendio alla ex Freddindustria dell’1 febbraio 2023, o quello alla Loas del 9 agosto 2020, sempre sul territorio di Aprilia.
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