Salvatore Amato, il 46enne di Aprilia che nel maggio del 1998 uccise la sua fidanzata 22enne Stefania Gusella e che sempre a marzo confessò ai poliziotti un secondo omicidio commesso ad ottobre 2015, è stato assolto per incapacità di intendere e di volere dal Giudice del Tribunale di Cassino. L’uomo dovrà trascorrere due anni nella Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza di Ceccano, in provincia di Frosinone. Nel parla il quotidiano Latina Oggi.
Amato era ricoverato presso il reparto SPDC del Santa Scolastica di Cassino, proveniente da una comunità terapeutica di Roccasecca dove era sottoposto al regime della libertà vigilata, su disposizione del Tribunale di Sorveglianza di Roma, dopo aver scontato 16 dei 23 anni di condanna per l’omicidio della fidanzata. Una sera di fine marzo si è alzato dal suo letto ed è andato nella stanza di fianco, dove ha iniziato a strangolare una paziente di 63 anni. La donna è riuscita a salvarsi grazie alle urla lanciate.