Quel drammatico giorno, il 23 giugno del 2016, un’automobile con a bordo cinque giovanissimi, tra cui la 19enne di Torvaianica Michela Fabbri, viaggiava su via del Cappellaccio in zona Magliana quando il ragazzo al volante ha perso il controllo del mezzo ed è finito di sotto, giù dal ponte. Quattro di loro se la sono cavata con ferite non gravi, mentre all’arrivo dei soccorritori le condizioni di Michela si sono rivelate da subito molto preoccupanti. Si scoprirà poi all’ospedale San Camillo, dov’è stata portata d’urgenza, che aveva riportato una lesione gravissima al midollo osseo.
A praticarle le manovre salvavita sono stati gli uomini della squadra 11A dei vigili del fuoco di Roma Eur, in particolare un signore chiamato Sante Vari che, una volta uscita dall’ospedale, dopo il ricovero e lunghi mesi di riabilitazione, Michela ha cercato in ogni modo di ritrovare. «Senza di loro oggi non sarei qui – racconta Michela al Caffè – per questo li ho cercati. Per ringraziarli di quello che hanno fatto». La ragazza, tifosissima delle Diamond Majorettes di Pomezia di cui fa parte la sorella, con l’aiuto di un amico di famiglia è riuscita a risalire a chi era di turno quel terribile giorno e domenica scorsa è andata al comando dei pompieri dell’Eur. «Erano felicissimi di vedermi, non se lo aspettavano, anche perché per le mie condizioni dopo l’incidente temevano che non fossi sopravvissuta». E invece Michela, grazie ai medici e all’impegno dei suoi soccorritori, nonostante tutto ce l’ha davvero fatta.