Una Mirafin più operaia e meno spettacolare? “Lo scorso anno abbiamo avuto una fase offensiva di eccellenza, ma ci sono stati troppi passaggi a vuoto quando si trattava di soffrire per difendere i nostri pali. Il mister ha lavorato molto sulla fase di non possesso, ma un’attenzione maggiore alle caratteristiche dei giocatori è senz’altro necessaria. Difficilmente con Salustri vedremo una difesa ai dieci metri, ma i ragazzi che stiamo inserendo nell’organico hanno ben chiaro quello che deve esser fatto davanti al portiere. Dariush, alcune caratteristiche ce l’ha nel sangue, per cui non credo che ci sarà da faticare con lui”.
Allora Dariush, due anni fa la promozione in A1 con l’Isola, lo scorso anno un’ottima stagione a Ciampino, quest’anno quale sono i tuoi obiettivi? “Alla Mirafin sono di casa, spesso mi sono allenato nel loro centro sportivo di Via Venezia, conosco tutti, anche i tifosi. Lo scorso anno la società è entrata nel nazionale, a giugno già ha disegnato buona parte dell’organico di prima squadra e delle giovanili, i quadri dirigenziali definiti da tempo, mi è sembrato il momento giusto per tornare tra le mura amiche. Per quanto riguarda i miei obiettivi, ho parlato con il mister e credo di poter dare quel pizzico di concretezza e di esperienza che la Mirafin sta cercando. Di contro credo che con Mister Salustri potrò migliorare le caratteristiche offensive ed aumentare la confidenza con larete”. Dariush, sono anni che giochi in A2, pensi che possa essere un obiettivo anche della Mirafin? “Il progetto tecnico che stanno disegnando in società mi sembra di alto livello, non sarei venuto in una società che avesse l’obiettivo di salvare la categoria. Vincere, continua il neo giocatore pometino, è sempre molto difficile ed è il risultato di una serie di componenti tutte ugualmente determinanti, dove spesso i dettagli fanno la differenza. Nessuno da solo ha mai raggiunto obiettivi importanti, la Mirafin è una bella squadra e potrà contare su Dariush, questo è sicuro”. Bentornato Dariush Djelveh.