In mesi di accertamenti, con intercettazioni e sistemi di videosorveglianza, i poliziotti hanno scoperto che a partire da marzo del 2016 l’organizzazione aveva trasformato una cava di pozzolana dismessa da anni in una enorme discarica dove far sparire le sostanze pericolose. I rifiuti arrivavano a bordo di decine di veicoli pesanti, anche di notte, e venivano immediatamente interrati con delle pale meccaniche, in modo da far sparire ogni traccia.
Le indagini hanno consentito di scoprire che al centro della filiera illecita vi erano un 53enne romano e il figlio 22enne. Indagati numerosi imprenditori delle province di Roma e Latina, molti dei quali operanti nel settore del recupero e dello smaltimento dei rifiuti. L’indagine ha condotto al sequestro di società, quote societarie, fabbricati ad uso civile ed industriale e terreni per svariati milioni di euro.
L’operazione è scattata all’alba con ampio impiego di uomini e mezzi. Un elicottero ha sorvolato la zona per diverse ore. La portata dell’operazione è tale che la conferenza stampa della Polizia si terrà a Roma, al Ministero dell’Interno.
PRESIDENTE ZINGARETTI: «STRAORDINARIA OPERAZIONE»
«Voglio ringraziare la Direzione Distrettuale Antimafia e la Polizia di Stato che hanno condotto una straordinaria operazione, estremamente complessa, con l’arresto di oltre 20 persone tra Roma e la provincia di Latina e che ha portato alla luce una vera e propria organizzazione criminale in grado di trasformare da mesi un ex cava in una autentica discarica abusiva per lo sversamento illecito di rifiuti tossici. Una vasta operazione cui hanno lavorato in sinergia la Polizia di Stato di Latina e la Polizia stradale di Aprilia, coordinate dalla Direzione distrettuale Antimafia di Roma e che ha prodotto un’indagine complessa in cui sono stati contestati reati ambientali e di diversa natura». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, commentando la notizia dell’operazione. «Ulteriori accertamenti dimostreranno l’entità dei danni all’ambiente e alla salute pubblica prodotti dallo sversamento di questi rifiuti illeciti. La Regione Lazio da sempre è in prima linea per il rispetto e la tutela della salute pubblica, dell’ambiente e della legalità, combattendo tutte le forme di criminalità che, in modi e forme diversi, attentano a questi principi fondamentali».