“Affidando la riscossione dei Tributi inevasi all’Agenzia delle Entrate – ha detto Dell’Uomo – vuol dire delegare come era stato già fatto con la Nettuno servizi, e vuol dire ammettere l’incapacità degli uffici comunali di riuscire in questo intento. Così il Comune dovrà pagare un aggio sulle imposte che poi saranno riscosse mentre i cittadini rischiano pignoramenti”. “E’ una scelta che non possiamo condividere – sottolinea il consigliere Rodolfo Turano – ed ho rappresentato questa mia posizione anche al Sindaco Angelo Casto. Sono certo che l’ufficio tributi del Comune ha tutti i mezzi per agire in autonomia, senza avviare procedimenti che vessino le fasce deboli della popolazione di Nettuno, che probabilmente non ha pagato alcune cose perché non aveva sufficienti risorse. L’affidamento a terzi per la riscossione dei Tributi a Nettuno – conclude Turano – fa venire in mente brutti accostamenti con la Nettuno servizi e il fatto che si possa procedere fino al pignoramento dei beni dei cittadini non mi trova assolutamente d’accordo”. Sullo stesso tenore la posizione del consigliere del Pd Giacomo Menghini. “Una scelta assurda destinata a creare disagio alle fasce deboli della popolazione – spiega – ci hanno detto che verrò fatto per un solo anno come sperimentazione, ma esternalizzare questo servizio è una presa di posizione sbagliata”.
Contestata anche la data dell’assise
In conferenza dei capigruppo si è stabilita anche la data del prossimo consiglio comunale, fissata per il 30 novembre. Una data in cui né il consigliere di centrodestra Rodolfo Turano né il consigliere del Pd Giacomo Menghini, entrambi all’opposizione, possono essere presenti per precedenti ed importanti impegni di lavoro (entrambi sono medici). “Abbiamo fatto presente la nostra indisponibilità per il 30 – spiega Turano, motivandola in maniera adeguata, e abbiamo fornito altre date utili, come il 26 e il 28, ma ovviamente non ci hanno ascoltato. La maggioranza e il Presidente del consiglio comunale si presentano in conferenza dei capigruppo sempre con una data già definita e ce la impongono incuranti delle esigenze dell’opposizione, ma non è così che funziona. Si dovrebbero ascoltare anche i consiglieri di minoranza che in questo modo non è messa in condizione di svolgere il proprio ruolo”.