“Questo vuol dire che le nostre denunce non erano infondate – scrivono dal comitato Mazzocchio – e che i nostri malesseri erano veri. Non sono bastati alcuni lavori di manutenzione: quell’impianto ha continuato a puzzare come denunciato da noi ma anche dai residenti nel comune di Sonnino, rappresentati dal primo cittadino che ha scritto in procura lamentando il ritorno a una situazione che sembrava scongiurata dopo il sequestro”.
La speranza del comitato, ora, è che il processo su Sep segua il suo corso e che l’azienda rimanga chiusa. “Ribadiamo che noi non abbiamo preclusioni su Sep e siamo anche consci di come gli impianti di trattamento dei rifiuti siano necessari. Pretendiamo però che questi, come succede in altre parti del territorio, funzionino secondo legge, non inquinino e non rendano la vita impossibile a noi cittadini che per anni siamo stati costretti a barricarci in casa prima che qualcuno, in questo caso i carabinieri forestali, si rendessero conto che non stavamo dicendo il falso”.