Imbrattato nella notte il monumento ai caduti che si trova nel parco Falcone e Borsellino di Latina. Ma i social sembrano dare la colpa all’amministrazione comunale. A dare il “la” è stato Matteo Coluzzi, consigliere comunale di opposizione, che ha pubblicato la foto sulla propria pagina Facebook. “Volevo fare i complimenti a questi “eroi”, che non sono altro che il frutto del livello di dibattito attuale nel nostro paese, in cui neanche i morti trovano pace. Il risultato di quella ferita riaperta dopo anni per volontà del Sindaco Coletta e Latina Bene Comune che hanno voluto cancellare la storia a favore del “rispetto, dei diritti e della legalità. Ecco, questa è la fotografia che riassume tutto ciò. Ecco i frutti di ciò che avete seminato. Ideologia e immobilismo, ed una Città che si sente tradita”.
Aggiunge l’ex consigliere Maurizio Patarini: “Caro Matteo, l’atteggiamento che sta assumendo questa amministrazione rischia di aprire dei conflitti ideologici molto pericolosi. Fai bene a denunciare come faresti bene a stanare il sindaco, invitandolo a stigmatizzare l’accaduto che è di una gravità indicibile”.
“Questo non è niente, la colpa è di questa amministrazione che sta facendo crollare nel baratro questa città, secondo me è solo l’inizio”, scrive Juri. E Gabriella: “Autorizzazione all’oltraggio concessa e istigata e autorizzata con la visita di esponenti di governo comunisti”. Gli fa eco Tony: “Questo è il disastro portato da un amministrazione scellerata e senza un senso civico e di appartenenza volta solo a distruggere un entità che nn rispecchia il loro credo e abusando e violando le più semplici forme di rispetto”.
Gli ha risposto il consigliere comunale di maggioranza Fabio D’Achille. “Chiunque ha fatto questo è un vandalo – scrive su facebook –. Anche se si firmi anarchico o partigiano o resistente! E rifiuto altrettanto il concetto che questo sia causa di un nome di un parco o di una battaglia ideologica, la città è sotto attacco da sempre quando si parla di idiozia.. da quelli che la inzeppano di rifiuti tossici a quelli che perseverano con gli indifferenziati, dai vandali nei parchi dei bambini ai vandali dei beni comuni siano questi strade, piazze, monumenti, targhe commemorative.. tutti dobbiamo fare uno sforzo di civiltà, non addossare colpe a chi non ne ha nei fatti è il primo segnale che alla nostra città teniamo tutti!”.
Ad essere stato imbrattato è stato anche il monumento di piazza Dante.
LA CONDANNA DEL SINDACO COLETTA
«Tali atti vandalici offendono tutti i cittadini di Latina non solo per la violazione perpetrata ai danni della memoria di quei caduti che hanno combattuto per la patria, ma anche per aver offeso e danneggiato la comunità intera. Il danno morale inflitto alla città è incommentabile», tuona il Sindaco Coletta, che ha già fatto ripulire i monumenti dalle scritte. «L’amministrazione tutta prende le distanze da questi atti vandalici e condanna fermamente tali episodi e chi se ne è reso protagonista. La reiterazione degli accaduti e i luoghi colpiti, fanno pensare ad un’azione organizzata tesa a minare l’equilibrio della comunità. L’Amministrazione sta interessando tutti gli organi competenti per individuare i responsabili»