“Capiamo che qui c’è una protesta – ha detto Elisa Tempestini – ma noi come associazioni eravamo ospiti del Comune e dell’assessorato ai Servizi Sociali. La sala non è stata allestita in alcun modo, mancavano leggii e i mezzi necessari per le videopriezioni, ma soprattutto mancava il Comune con cui noi avevamo pensato di poterci confrontare. Non ci interessava certo venire qui a fare un concertino, ma avremmo voluto in apertura discutere con i responsabili del nostro settore della situazione che si vive a Nettuno, delle carenze di servizi per i cittadini disabili. Volevamo far sapere che anche noi possiamo e dobbiamo usufruire dei beni del patrimonio comunale. Tutto questo non è accaduto”.
“Si tratta di una occasione mancata – ha detto un altro rappresentante delle associazioni – che ha diversi aspetti negativi. Primo tra di tutto il fatto che in molti stamattina hanno preso dei permessi dal lavoro e hanno dovuto affidare i propri figli disabili a qualcuno per essere presenti e aver modo di discutere con l’Amministrazione dei problemi che li riguardo. Nulla di tutto questo è stato possibile”.
Infine, Elisa Tempestini, ha speso una parola di solidarietà per Eleonora Riggi, che ha organizzato l’evento insieme all’Amministrazione. “Lei ha fatto il possibile – ha detto – ma ci aspettavamo qualcosa di molto diverso”.