Dopo i 70 accolti tra l’estate 2014 e il 31 marzo 2015 presso il Cara di Vermicino, altri 34 richiedenti asilo sono arrivati nei giorni scorsi a Frascati. A gestirne l’ospitalità è, come sempre in questi casi, una cooperativa che nello scorso mese di febbraio ha partecipato al bando indetto dalla Prefettura proponendo come struttura di appoggio un albergo-bed & breakfast alla periferia della città. Come in altri casi simili, le istituzioni locali sono tagliate fuori dalla catena decisionale in tal senso e dunque per l’Amministrazione comunale – informata nei giorni scorsi dell’arrivo – si tratta semplicemente di venire a conoscenza di quanto accade sul proprio territorio. Nei giorni scorsi, il sindaco di Frascati Alessandro Spalletta, in una nota, ha informato i cittadini sulla decisione della Prefettura di Roma. “Informo la cittadinanza – ha detto il primo cittadino – che la Prefettura di Roma, con proprio decreto, ha stabilito l’accoglienza e assistenza di stranieri richiedenti asilo in una struttura di Frascati, sita al confine con il Comune di Roma. Da qualche giorno sono ospiti della struttura 34 richiedenti asilo, di diversa nazionalità, di età compresa tra i 19 e i 42 anni. Come Sindaco di Frascati, nel pieno rispetto delle prerogative della Prefettura, con la quale sono in stretto contatto, sia per le vie brevi che per quelle ufficiali, voglio rassicurare i cittadini sulla presenza dei richiedenti asilo sul nostro territorio, costantemente monitorati dalla Polizia di Stato, alla quale la struttura comunica ogni arrivo e partenza. Sono in continuo contatto con le forze dell’ordine, che al momento non segnalano alcun problema. La situazione è sotto il massimo controllo, i richiedenti asilo sono seguiti sotto tutti gli aspetti (da quello sanitario a quello della sicurezza) e non creeranno alcun problema ai cittadini. Frascati è una città accogliente e solidale e sono sicuro che non verrà meno, anche in questa occasione, alla sua natura”. Per il momento, dunque, la situazione appare decisamente tranquilla anche se la stessa Amministrazione comunale ha preferito non indicare l’esatta ubicazione del centro di accoglienza in oggetto.
13/04/2016