La Guardia di Finanza di Roma ha arrestato 7 persone, in esecuzione di altrettanti provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, ritenute responsabili di reati di associazione a delinquere per aver posto in essere una colossale frode fiscale.
L’organizzazione aveva creato una serie di società da interporre nella compravendita di materiale elettronico ed hi-tech, con il solo scopo di evadere l’Iva. Gli arresti sono il risultato di una serie di indagini che avevano portato in precedenza al sequestro di circa 1,5 milioni di euro, su conti correnti bancari e assegni circolari, parte del profitto ricavato dall’attività illecita. Gli accertamenti si sono estesi ad una costellazione di società “cartiere”, anch’esse costituite allo scopo di evadere il Fisco. È stata così individuato il modus operandi dell’organizzazione, della quale faceva parte anche un’insospettabile donna di Giulianello, in provincia di Latina, finita in arresto. La donna faceva operazioni sui conti correnti da casa propria, “on line” mediante il proprio pc.
Inizialmente venivano reclutati come prestanome dei giovani disposti ad assumere la carica di amministratore nelle diverse “cartiere” da interporre soltanto formalmente nei passaggi di merce, al fine di assumersi l’integrale debito IVA, che non veniva mai versata all’Erario, mentre le imprese “sane” destinatarie reali della merce, maturavano consistenti crediti di imposta nei riguardi dello Stato, chiedendone il rimborso. Le società interposte negli scambi venivano poi svuotate dei loro patrimoni ed avviate al fallimento. Tantissima la documentazione rinvenuta e sequestrata in seguito alle perquisizioni della Finanza.