Ma non tutte le prostitute sono così fortunate. Quasi tutte devono arrangiarsi in strada, accontentandosi di una sediolina in cui riposare il fondoschiena in attesa della sveltina di turno. Ma quell’ordinanza anti lucciole ha dato una vera mazzata al settore. È per questo che una signorina dedita al mestiere più antico del mondo ha pensato bene di andare direttamente dal Sindaco di Aprilia lamentandosi di questa ordinanza e chiedendo l’immediata revoca. “Così non lavoriamo più”, ha riferito la lucciola. E il Sindaco? “Quel giorno non c’ero in Comune, è stata ricevuta dai miei collaboratori che hanno ascoltato le lamentele della signora. All’inizio non ci credevano, hanno pensato a uno scherzo. Invece la signora era seria e chiedeva di revocare l’ordinanza perché i clienti hanno paura a fermarsi, perché non vogliono pagare i 400 euro e soprattutto perché il verbale della Polizia Locale o dei Carabinieri, qualora non venisse pagato immediatamente, arriva diretto a casa”. E poco poco lo prende la moglie, il matrimonio può dirsi concluso. Gli uffici hanno risposto che l’ordinanza stava avendo gli effetti sperati. La prostituta se ne è andata insoddisfatta della risposta ricevuta.
Insolito incontro in Municipio
Aprilia, prostituta dal Sindaco: “Stop all’ordinanza, così non lavoriamo più”
Tempi duri per i clienti delle prostitute, ma soprattutto per le prostitute. Non bastava la crisi che di fatto rende proibitivo consumare un rapporto veloce con una squillo, a meno che non si facciano sconti sulle prestazioni o “abbonamenti” per pagare qualcosina di meno. Le ordinanze anti prostituzione emanate a più riprese dal Sindaco di Aprilia Antonio Terra hanno scoraggiato parecchi clienti delle prostitute, che ogni qual volta si appartavano rischiavano un verbale di 400 euro. Si poteva essere multati anche solamente fermandosi in strada per contrattare la prestazione. Non è reato prostituirli, ma lo è fermarsi in mezzo alla strada creando intralcio alla circolazione. C’è una prostituta in via Torre del Padiglione che si è organizzata ospitando nel camper i propri clienti, di fatto rendendo inapplicabile l’ordinanza. Tra le quattro mura di lamiera del caravan, uno può fare del proprio corpo quel che gli pare.
13/10/2014
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