Il primo progetto risale ormai al 2012. E, dopo quasi otto anni, la variante al piano regolatore per il completamento di via Massaro è pronta ad arrivare in consiglio comunale per l’adozione. È stata infatti discussa in commissione Governo del Territorio, dove è arrivato il voto favorevole dei consiglieri, la proposta di deliberazione inerente il secondo tratto della parallela di via Lungomare che andrà finalmente a collegare via del Lido con Foce Verde. Proprio con questo progetto, convertito nel 2017 in un ‘progetto definitivo’ con cui è stata dichiarata la pubblica utilità dell’opera, la giunta Coletta appena un anno prima si era aggiudicata un finanziamento a sei zeri di euro nell’ambito del maxi-bando delle periferie, indetto dalla Presidenza del Consiglio. Ben 8,3 milioni il costo complessivo. Tuttavia, l’atto che doveva regolamentare sul piano urbanistico l’ultima parte di quell’arteria stradale inaugurata nel 2004 dall’allora sindaco Vincenzo Zaccheo (e che oggi si ferma all’incrocio con via Casilina Sud) è rimasto per un anno e mezzo nei cassetti del servizio Urbanistica di Piazza del Popolo. Variante che ora, dopo il passaggio in Commissione, è pronta per essere adottata con un primo voto del Consiglio. L’opera, infatti, era prevista nel piano regolatore della città approvato nel lontano 1972, ma su un diverso tracciato. Oltre al fatto che i terreni su cui correrà la strada hanno attualmente differenti destinazioni urbanistiche: da zone agricole fino ad aree a verde pubblico e privato. Il nuovo collegamento. inoltre, avrà un notevole impatto sulla viabilità rispetto alle datate previsione urbanistiche. Urge dunque mettere mano al piano regolatore, ossia con una variante ‘puntuale’ per l’area. Gran parte di quei terreni – ben 48 particelle – debbono però essere espropriati, ergo comprati dai privati. Operazione che costerà alle casse comunali circa 900 mila euro, sempre che non si sfoci in contenziosi. L’amministrazione, comunque, conta di acquisire tutte le aree tramite cessione volontaria. Ma non sono solo gli espropri a far lievitare il costo di un tratto di strada da 2 km, che solo per i lavori richiederà un esborso di ben 4 milioni di euro (ndr. sugli 8,3 totali compresi espropri ed asservimenti). Il tracciato, scavalcando il canale Mastropietro, decorre verso sud-est fino al ridosso del Colmata, per poi giungere nell’innesto con via del Lido all’altezza del Lago di Fogliano. Attraversando, così, una rete di canalizzazione tra i due corsi utilizzata per l’irrigazione. Sarà dunque necessario realizzare dei ‘sottopassi’, oltre ad innalzare la strada di circa un metro, in modo da evitare allagamenti dell’area tra i due canali (più bassa rispetto alla ‘quota mare’) su cui insiste il percorso. Inoltre, per mitigare l’impatto del cemento dell’opera, attualmente ancora in fase di Valutazione di impatto ambientale (Via) in Regione, saranno realizzate della fasce frangivento di eucalipto. Il procedimento amministrativo, dunque, va avanti e si concluderà con l’approvazione definitiva della variante (con un secondo voto del consiglio comunale) e con il via libera all’ultimo step progettuale (quello del ‘progetto esecutivo’). Nel frattempo l’amministrazione deve sciogliere un nodo sulle tempistiche per l’avvio dei cantieri: il tratto stradale, almeno stando al cronoprogramma consegnato tre anni fa a Palazzo Chigi, doveva essere terminato a metà 2021. Ma dal momento che, senza considerare i tempi per gli espropri e per la gara d’appalto, i lavori dovrebbero durare quasi tre anni, il Comune è pronto a presentare una richiesta di proroga. Uno spostamento in avanti dei tempi per la consegna dell’opera che sarebbe giustificato da tutti quei passaggi burocratici sul fronte urbanistico, che l’ente ha dovuto affrontare per essere in regola al momento dell’inizio dei lavori.
29/01/2020