L’indignazione sale poi per un secondo post di Cappellari, sempre social, in cui immortala per la seconda volta il carro armato tedesco che sfila per le strade e scrive ancora “E l’attrazione principale rimane questa qua! Eh già! Rosicate!”. Inevitabili i dibattiti social e irripetibili gli epiteti usati con la nostra Redazione per denunciare il fatto. E anche a fronte di chi prende le distanze anche sui social, come Marcello Armocida Presidente della Proloco Nettuno che scrive “Caro Piero, spero la tua sia solo goliardia e comunque non condivido”, Cappellari replica che lui “Non vuole far ridere nessuno. Anzi”. Il primo a replicare con un post dedicato e a prendere una posizione è Valerio Bruni, storico esponente della sinistra di Nettuno e dirigente Anpi. “A Nettuno – scrive – le celebrazioni dello Sbarco Alleato sono state messe in mano (sotto il punto di vista della ricostruzione storica) ad uno “storico” che usa fonti superficiali e non riconosciute e che, da fascista, dá un taglio falso e fazioso alla storia. Infatti, guardando i video che sono stati girati, si capisce bene che gli organizzatori non sanno nulla della storia della seconda guerra mondiale. E lo “storico” di cui sopra è quindi libero di raccontare le frottole che meglio crede spacciandole per veritá. Povera Nettuno…”. “E’ incredibile – commenta Carlo Conte del Pd di Nettuno – che l’Università civica sia finita in mano ai fascisti, chiederò chiarimenti al Direttore perché questa deriva è inaccettabile. Quello che è accaduto è una cosa vergognosa Nettuno si è ribellata all’oppressione tedesca e non si possono far passare messaggi che negano o sovvertono la nostra storia”.
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Il Comune di Nettuno ha preso formalmente le distanze dalle immagini che sono state pubblicate dai social da uno storico di Nettuno (e in parte rimosse dopo la polemica) in questi giorni coinvolto nel progetto dell’Università civica di Nettuno. Il Commissario Strati ha diffidato l’Università civica rispetto all’organizzazione degli eventi che non corrispondevano alla programmazione concordata (il nome di Cappellari, ad esempio, non era presente in alcun atto e non c’è stato modo per l’Amministrazione di fare una valutazione preventiva rispetto all’impostazione del programma) e ha chiesto una relazione sugli eventi che faccia chiarezza su quanto accaduto. Non un euro di fondi del comune, questo deve essere chiaro, saranno spesi per sostenere i costi di un eventi che richiamano a qualsivoglia genere di propaganda fascista.