Condanna definitiva per un 38enne che, quattro anni fa, cercò di uccidere ad Ariccia un anziano che aveva discusso con la compagna per un parcheggio. Il 9 dicembre 2014 il settantenne Ferdinando Lestini ebbe un litigio con una donna, al settimo mese di gravidanza, che aveva occupato con la sua auto l’area di sosta riservata ai disabili di cui l’anziano era assegnatario. Lestini, nonostante l’automobilista si fosse scusata, avrebbe insultato la ragazza, avrebbe cercato di darle un calcio e le avrebbe sputato contro. Quando la donna riferì quanto accaduto al compagno, il 38enne Tiziano Fortini, detto ‘o roscio, già noto alle forze dell’ordine, quest’ultimo si precipitò a casa del settantenne, brandendo una chiave a croce di quelle utilizzate per svitare i bulloni delle ruote delle auto, e con quella pesante chiave in ferro colpì per due volte l’anziano alla testa, lasciandolo infine a terra privo di conoscenza e dandosi alla fuga. Raccolte alcune testimonianze, i carabinieri arrestarono Fortini e recuperarono la chiave a croce nascosta dall’aggressore nel cimitero. Lestini venne soccorso, trasportato all’ospedale di Albano e poi al San Giovanni di Roma, con un trauma cranico e la frattura del cranio. I medici lo sottoposero a un delicato intervento chirurgico e lo ricoverarono riservandosi la prognosi. L’11 maggio 2015 il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri condannò quindi Fortini, per tentato omicidio e violazione di domicilio, a cinque anni e due mesi di reclusione. Un’accusa che ha resistito in Corte d’Appello, a Roma, ritenendo i giudici che la reazione dell’imputato davanti al litigio tra l’anziano e la compagna, era stata “del tutto sproporzionata per i suoi altissimi indici di violenza e potenzialità letale rispetto al diverbio avvenuto in precedenza”. Il 38enne ha cercato di ridimensionare la sua posizione con un ricorso in Cassazione, ma invano. Il ricorso è stato rigettato e la condanna per lui ora è definitiva.
22/11/2018